Stanno aprendo i primi tra i 250 nuovi spazi di coworking gratuiti negli uffici postali. A regime, saranno sparsi per tutta Italia e distribuiti in 100 capoluoghi di provincia, 80 centri medi e 70 piccoli comuni.
Conterranno postazioni di lavoro in open-space a disposizione di privati, aziende e pubbliche amministrazioni, aree meeting, sale riunioni e aule da dedicare ad attività di coworking e formazione.
Poste Italiane li realizza nell’ambito del progetto Polis, che ha come obiettivo fondamentali la digitalizzazione degli uffici postali e dei servizi che erogano e la creazione di questa rete di spazi per lo smart working, che ha l’ambizione di diventare la più ampia del Paese.
Nel 2024 dovrebbero aprire i primi 80 coworking, con il cronoprogramma delle aprture che si concluderà nel 2026.
Polis, “Spazi per l’Italia”: come funzionano
Il progetto Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale (finanziato con risorse del PNRR), è pensato, fra le altre cose, anche per coinvolgere territori in cui centri di formazione e co-working analoghi non sarebbero sostenibili con investimenti privati, sulla base della attuale domanda di mercato.
L’idea è quella di realizzare dei veri e propri uffici digitali a disposizione per lo smart working.
I coworking gratuiti proposti da Poste Italiane vantano diversi tagli – piccoli (fino a 100 metri quadri), medi (450 metri quadri) e grandi (1.500 metri quadri) – e mettono tutti a disposizione connessione ultraveloce e wi-fi per chi lavora in smart working.
E’ prevista la possibilità di prenotare una scrivania o uno spazio per un giorno, oppure fare accordi per lunghi periodi o prevedere iniziative specifiche, per esempio con università e centri di ricerca.
Dove si trovano i co-working gratuiti di Poste Italiane
I nuovi spazi messi a disposizione gratuitamente saranno presenti in tutti i capoluoghi di Regione e distribuiti sul territorio nazionale con attenzione anche ai centri di piccola dimensione.
Fra i Comuni che hanno già annunciato l’apertura del co-working: Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Ostuni (Brindisi), Gavirate (Varese), Bellizzi (Salerno), Montegranaro (Fermo), Gangi (Palermo), Monfalcone (Gorizia), Eboli in Campania e Isernia in Molise.
In alcuni casi questi spazi vengono realizzati in immobili storici come i palazzi delle Poste di Poste di Trieste, Ragusa, Lecce, Pisa e Nuoro.