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Pagamento pensioni di maggio 2024: calendario e importi

di Noemi Ricci

Pubblicato 26 Aprile 2024
Aggiornato 24 Ottobre 2024 07:03

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Pensioni INPS in pagamento da giovedì 2 maggio 2024, dopo la Festa del Lavoro: nel cedolino gli ultimi conguagli IRPEF e i ricalcoli per la rivalutazione.

Slitta il pagamento delle pensioni di maggio per la festività del 1° del mese, e solo per pochi il cedolino sarà più ricco grazie al ricalcolo degli arretrati della rivalutazione e agli ultimi conguagli per la riduzione delle aliquote IRPEF, ormai quasi del tutto completati.

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Vediamo in questo articolo qual è il calendario annuale degli accrediti sul conto e dei pagamenti alle Poste, con le novità previste sull’importo spettante.

Quando viene pagata la pensione a maggio

Il pagamento delle pensioni di maggio 2024 è programmato per giovedì 2 maggio, subito dopo la Festa dei Lavoratori, con la stessa “data valuta” sia per coloro che ricevono l’accredito INPS tramite Poste Italiane, sia per coloro che lo ricevono tramite accredito bancario. Si tratta del primo giorno bancabile del mese, che nel calendario dei pagamenti delle altre mensilità coincide invece con 1° giorno del mese.

Per chi riceve la pensione in contanti presso gli uffici postali, le date per iniziale del cognome sono le seguenti:

  • A – B: Giovedì 2 maggio 2024;
  • C – D: Venerdì 3 maggio 2024;
  • E – K: Sabato (solo mattina) 4 maggio 2024;
  • L – O: Lunedì 6 maggio 2024;
  • P – R: Martedì 7 maggio 2024;
  • S – Z: Mercoledì 8 maggio 2024.

=> Calendario pagamenti INPS di maggio: slittano pensioni e sussidi

Novità del cedolino pensione di maggio

A maggio, chi non ha ricevuto l’aumento dovuto alla rivalutazione automatica delle pensioni e gli arretrati dei mesi precedenti, potrebbe ricevere fino a 400 euro in più. Un parte degli arretrati INPS di cui stiamo parlando sono legati alla rivalutazione della pensione basata sull’inflazione del 2023, con aumenti pari al 5,4% per gli assegni fino 4 volte il trattamento minimo, a scalare per gli importi più alti fino ad arrivare al 1,2% (pari al 22% del 5,4%) per gli assegni oltre 10 volte il minimo. Gli aumenti mensili vanno dagli oltre 100 euro ai circa 70 euro.

Gli arretrati riguardano le quattro precedenti mensilità, da gennaio ad aprile.

Di seguito lo schema con tutti gli aumenti delle pensioni 2024 dovuti alla perequazione.

Pensione 2023 Aumento pensione 2024
1.000 euro +54 euro lordi al mese
1.500 euro +81 euro lordi al mese
2.000 euro +108 euro lordi al mese
2.500 euro +114,75 euro lordi al mese
3.000 euro +85,80 euro lordi al mese
3.500 euro +88,55 euro lordi al mese
4.000 euro +101,20 euro lordi al mese
5.000 euro +100 euro lordi al mese
6.000 euro +71,40 euro lordi al mese

Nel cedolino pensione di maggio trova posto anche l’acconto delle addizionali IRPEF (che continuerà fino a novembre). Per consultarlo online, clicca qui per le istruzioni.

Per coloro che non hanno estinto il debito fiscale del 2023, potrebbero esserci ancora conguagli IRPEF, le cui rate potrebbero arrivare fino a novembre per i pensionati con un importo annuo totale delle pensioni fino a 18.000 euro e un conguaglio a debito di oltre 100 euro, ai sensi dell’articolo 38, comma 7, decreto-legge 78/2010, convertito con modifiche nella legge 122/2010.

=> Cedolino pensione: tutte le novità mese per mese, da qui a fine anno

Trattenute IRPEF

A maggio c’è anche la consueta ritenuta mensile IRPEF e si pagano le addizionali regionali e comunali relative al saldo 2023 e all’acconto 2024. Ecco gli importi per fascia:

  • fino a 1.000 euro (5,4%): 54 euro lordi al mese;
  • fino a 1.500 euro (5,4%): 81 euro lordi al mese;
  • fino a 2.000 euro (5,4%): 108 euro lordi al mese;
  • fino a 2.500 euro (4,59%): 114,75 euro lordi al mese;
  • fino a 3.000 euro (2,86%): 85,80 euro lordi al mese;
  • fino a 3.500 euro (2,53%): 88,55 euro lordi al mese;
  • fino a 4.000 euro (2,53%) 101,20 euro lordi al mese;
  • fino a 5.000 euro (2%) 100 euro lordi al mese;
  • fino a 6.000 euro (1,19%) 71,40 euro lordi al mese.

Arretrati, acconti e conguagli

Continuano però anche ad applicarsi le nuove aliquote IRPEF e anche in questo caso sono possibili arretrati, se non ancora pervenuti. Qualora spettino 4 mesi di arretrati, gli aumenti nel cedolino pensione di maggio ammonterebbero ad esempio a:

  • 6,68 euro di arretrati per chi guadagna 16.000 euro all’anno;
  • 20 euro di arretrati per chi guadagna 18.000 euro all’anno;
  • 33 euro di arretrati per chi guadagna 20.000 euro all’anno;
  • 53 euro di arretrati per chi guadagna 23.000 euro all’anno;
  • 67 euro di arretrati per chi guadagna 25.000 euro all’anno;
  • 86 euro di arretrati per chi guadagna 28.000 euro all’anno.