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Permesso di soggiorno per stranieri in smart working

di Anna Fabi

9 Aprile 2024 08:58

Nuove regole per il permesso di soggiorno da nomade digitale, come diventare lavoratori da remoto in Italia: domanda, regole e requisiti.

I cittadini stranieri altamente qualificati extra-UE che lavorano in smart working dall’Italia possono ottenere un permesso di soggiorno specifico.

Il permesso di soggiorno speciale reca in questo caso la dicitura “nomade digitale – lavoratore da remoto“, viene rilasciato al di fuori del sistema delle quote, può essere rinnovato, richiede specifici requisiti.

Vediamo come funziona.

Requisiti per il permesso di soggiorno dei nomadi digitali

Mentre i lavoratori altamente qualificati che provengono da uno Stato Membro della UE possono ottenere la Carta Blu, quelli che risiedono in un Paese extracomunitario devono sottostare a regole differenti, pur rimanendo al di fuori dei Decreti Flussi. Per queste figure, interviene adesso il nuovo provvedimento pensato per i nomadi digitali.

Le regole e i requisiti sono contenuti nel decreto interministeriale del 29 febbraio 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 4 aprile (Modalità e requisiti per l’ingresso ed il soggiorno dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea che svolgono un’attività lavorativa altamente qualificata attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici che consentono di lavorare da remoto).

Hanno diritto al permesso di soggiorno come nomadi digitali sia i lavoratori dipendenti sia gli autonomi che vengono a lavorare in smart working dall’Italia. Devono però vantare i seguenti requisiti:

  • reddito annuo non inferiore al triplo del livello minimo previsto per l’esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (8.263,31 euro, incrementato fino a 11.362,05 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516,46 euro per ogni figlio a carico): significa circa 26mila euro di reddito annuo per un lavoratore senza familiari a carico;
  • assicurazione sanitaria valida in Italia;
  • sistemazione alloggiativa;
  • esperienza di almeno sei mesi nel lavoro che svolgono;
  • contratto di lavoro o di collaborazione.

Stranieri da remoto: quanto dura il permesso

Il permesso di soggiorno per nomadi digitali va richiesto entro otto giorni dall’ingresso nel territorio dello Stato, alla Questura della Provincia in cui dimora.

Servono passaporto, marca da bollo di 16 euro, bollettino da 70,46 euro per il permesso di soggiorno e i documenti presentati al momento della richiesta del visto vidimati dalla rappresentanza diplomatica consolare.

Il permesso di soggiorno «nomade digitale – lavoratore da remoto» è rilasciato per un periodo non superiore a un anno ed è rinnovabile annualmente se permangono le condizioni.

E’ consentito il ricongiungimento familiare, con permessi di durata pari a quelli del lavoratore da remoto.