La Carta Blu UE, recepita dall’ordinamento italiano e rilasciata a di fuori delle quote stabilite dal Decreto Flussi, consente ai lavoratori altamente qualificati di ottenere il permesso di soggiorno con una procedura semplificata e veloce.
Le nuove modalità di richiesta, i requisiti e le regole sono contenute nella circolare interministeriale dell’Interno e delle Politiche Sociali del 28 marzo 2024.
Carta Blu UE per il permesso di soggiorno biennale
La Carta Blu si rivolge a cittadini stranieri altamente qualificati che vengono a lavorare in Italia (la richiedono direttamente i datori di lavoro). Dura due anni, ma per 12 mesi il titolare può esercitare esclusivamente l’attività lavorativa altamente qualificata per la quale è stato autorizzato.
E’ in pratica un permesso di soggiorno biennale per chi entra con un contratto di lavoro a tempo indeterminato, oppure pari a tre mesi in più della durata di un rapporto di lavoro a termine.
Il Decreto legislativo 152/2023 ha modificato l’articolo 27-quater del Testo Unico Immigrazione (Dlgs 286/98) rendendo dunque necessario un aggiornamento della procedura.
Novità 2024 per stranieri qualificati che lavorano in Italia
Le principali novità previste dall’articolo 27-quater riguardano l’ampliamento della platea di lavoratori ammessi, tra cii anche gli stranieri che già soggiornano in Italia come stagionali e i beneficiari di protezione internazionale.
Previsti anche requisiti meno rigidi sui titoli richiesti (in alternativa al diploma superiore di livello terziario, è ammessa anche una qualifica professionale superiore pertinente alla professione specificata nell’offerta di lavoro).
Cambiano anche durata del contratto di lavoro e l’importo della retribuzione annuale lorda del contratto applicato.
Sono poi previste novità per la procedura di rilascio del nulla osta, nonché agevolazioni per il ricongiungimento familiare e per la mobilità dei titolari di Carte BLU già rilasciate da altri Stati Membri della UE.
Infine, sono disposte nuove forme di impiego e reimpiego di titolari di Carta blu UE, che possono esercitare attività autonoma in parallelo a quella subordinata qualificata e cercare anche un nuovo impiego in caso di disoccupazione.
Requisiti per la Carta BLU
I lavoratori stranieri possono essere residenti in uno stato extra-UE o in un altro paese europeo, con o senza permesso di soggiorno in Italia (come vedremo, ci sono una serie di eccezioni), o ancora titolari della Carta Blu di un altro paese UE.
Lavoro altamente qualificato: cosa significa?
Per essere considerati altamente qualificati, i lavoratori devono possedere uno dei seguenti requisiti:
- titolo di istruzione superiore di livello terziario o qualificazione professionale di livello post secondario, rilasciato dall’autorità competente nel Paese dove è stato conseguito che attesti il completamento di un percorso di istruzione superiore di durata almeno triennale;
- requisiti previsti per l’ esercizio di professioni regolamentate (dlgs 206/2007);
- qualifica professionale superiore attestata da almeno cinque anni di esperienza professionale di livello paragonabile ai titoli d’istruzione superiori di livello terziario, pertinenti alla professione o al settore specificato nel contratto di lavoro o all’offerta vincolante;
- qualifica professionale superiore attestata da almeno tre anni di esperienza professionale pertinente, acquisita nei sette anni precedenti la presentazione della domanda di Carta blu UE, per quanto riguarda dirigenti e specialisti nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione di cui alla classificazione ISCO-08, n. 133 e n. 25.
Esclusi dal permesso di soggiorno agevolato
Sono esclusi dalla Carta Blu UE coloro che fanno ingresso in uno Stato membro in virtù di impegni previsti da un accordo internazionale che agevola l’ingresso e il soggiorno temporaneo di determinate categorie di persone fisiche connesse al commercio e agli investimenti, salvo che abbiano fatto ingresso nel territorio nazionale per svolgere prestazioni di lavoro subordinato nell’ambito di trasferimenti intrasocietari. E i cittadini di paesi terzi che beneficiano dei diritti alla libera circolazione equivalente a quelli dei cittadini dell’Unione in considerazione di accordi bilaterali.
Dalla Carta Blu sono esclusi anche i seguenti permessi di soggiorno:
- protezione temporanea,
- cure mediche,
- protezione sociale,
- vittime di violenza domestica,
- calamità,
- particolare sfruttamento lavorativo),
- particolare valore civile,
- protezione speciale,
- protezione internazionale,
- ricercatori,
- soggiornante di lungo periodo,
- lavoratori distaccati.
Infine, non possono ottenere la Carta Blu i cittadini stranieri destinatari di un provvedimento di espulsione, anche se sospeso.
Domanda per la Carta Blu
Non è il lavoratore che fa domanda, ma il suo aspirante datore di lavoro. Tale richiesta si presenta allo Sportello Unico per l’immigrazione utilizzando il Modulo BC.
Deve contenere l’attestazione dei titoli o delle qualifiche professionali ammesse e la proposta di contratto di lavoro o l’offerta di lavoro vincolante della durata di almeno sei mesi. La circolare ministeriale dettaglia tutti i documenti che bisogna allegare.
Il nulla osta viene inviato entro 90 giorni.
Procedura di ingresso in Italia
Quando il titolare della Carta Blu arriva in Italia deve recarsi entro 8 giorni (insieme al datore di lavoro) allo Sportello Unico per l’Immigrazione per la firma del contratto di soggiorno; successivamente presenterà domanda di permesso di soggiorno alla Questura competente.
Anche prima di effettuare questi adempimenti, può iniziare a lavorare previa comunicazione obbligatoria (Mod. UNILAV) da parte del datore di lavoro ai servizi competenti attraverso i sistemi informatici regionali.
Sul Portale integrazione migranti sono a disposizione specifiche FAQ