Raggiunto l’accordo per il rinnovo del CCNL Terziario GDO dei dipendenti di aziende aderenti a Federdistribuzione con novità in tema di mansioni (introduzione di nuove figure professionali), aumenti in busta paga (parametrati ai 24o euro del IV livello) e un’indennità una tantum di 350 euro, in due tranche.
Il contratto sarà in vigore fino al 31 marzo del 2027 e mobilita un salario aggiuntivo di 7.180 euro per gli stipendi dei lavoratori coinvolti.
Rinnovo contratto GDO: chi riguarda
Il rinnovo del Contratto Federdistribuzione, scaduto da oltre 48 mesi, riguarda circa 240mila addetti della distribuzione moderna. coinvolgendo le single sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e Ugl Terziario.
Fra le grandi aziende che appolicano questo contratto ci sono catene del calibro di A&O Supermercati, Arcaplanet, Crai, Despar, DM, Esselunga, Famila, Iper, Pam Panorama, Penny Market, Gruppo Vegè, Arcaplanet, Coin, Brico, Obi, Ikea, Kiko e Zara.
Le novità del rinnovo CCNL Federdistribuzione 2024
Tra i punti più controversi del rinnovo c’era stata la richiesta datoriale di una maggiore flessibilità nella durata dei contratti a termine oltre i 24 mesi, un nuovo sistema di classificazione del personale e di inquadramento dei responsabili. Oggetto di contrattazione sono stati anche appalti, terziarizzazioni, e franchising.
Federdistribuzione ha offerto alla fine incrementi salariali, prevedendo l’inserimento di nuove figure professionali e nuovi ruoli di coordinamento e organizzazione ma senza demansionamenti.
Sul piano economico, l’intesa prevede un aumento retributivo a regime di 240 euro al IV livello. A copertura del periodo di carenza contrattuale si prevede altresì la corresponsione di una una tantum di 350 euro, suddivisa in due tranche di uguale importo a luglio 2024 e luglio 2025.
È stato concordato un aumento dell’indennità per la clausola elastica nel part-time, che passa da 120 a 155 euro l’anno.
Introdotto anche un elemento economico integrativo dei minimi retributivi contrattuali, pari al 30% dell’IPCA previsionale (calcolato al netto degli energetici importati) in caso di mancato rinnovo del contratto dopo 6 mesi dalla scadenza o dalla presentazione della piattaforma.
I primi aumenti in busta paga
A partire dalle buste paga di aprile è già stato inserito un aumento di 70 euro lordi all’anno riparametrati al quarto livello, a titolo di anticipo sui futuri aumenti contrattuali. Erano previsti dall’accordo provvisorio del 2022.
Il nuovo rinnovo segue di pochi mesi quello del Contratto del Commercio, Terziario e Distribuzione delle aziende aderenti a Confcommercio e Confesercenti.