L’unico vantaggio per le lavoratrici donne anche senza figli, rispetto ai colleghi uomini, riguarda la pensione anticipata Fornero, alla quale accedono con un anno in meno di contributi, mentre le altre agevolazioni pensionistiche sono tutte riservate alle madri. E’ una strategia voluta del Governo Meloni, che privilegia la genitorialità anche con misure di welfare aziendale.
Vediamo una breve panoramica di tutte le formule di pensione che prevedono sconti per la platea femminile.
Pensione di vecchiaia e anticipata 2024: requisiti per le donne
Per la pensione di vecchiaia non ci sono differenziazioni: vale la stessa regola per tutti, per cui ci si può ritirare a 67 anni, con 20 anni di contributi. Sulla pensione anticipata ordinaria (Legge Fornero 2011), invece, c’è un vantaggio per le lavoratrici, alle quali è richiesto un anno di contributi in meno. Nel dettaglio:
- gli uomini possono andare in pensione anticipata con 42 anni e dieci mesi di versamenti,
- alle donne bastano (si fa per dire) 41 anni e dieci mesi.
Nonostante lo sblocco degli scatti di adeguamento alle aspettative di vita, a legislazione vigente non sono previsti incrementi fino al 2026.
Pensione anticipata contributiva a 64 anni: sconto alle madri
Per la pensione anticipata contributiva la Manovra 2024 (comma 125 della Legge di Bilancio 213/2023) ha innalzato l’importo soglia (la quota minima di assegno maturato per poter accedere a questa forma di pensione) portandola a 3 volte l’ammontare dell’assegno sociale, ma con uno sconto alle donne con figli, per le quali il requisito è di 2,8 volte l’assegno sociale (1496,35 euro) se hanno almeno un figlio, ridotto ulteriormente a 2,6 volte (1389,46 euro) se hanno almeno due figli. Per gli uomini l’importo soglia è pari a 3 volte l’assegno sociale (1603,23 euro nel 2024).
Si tratta di una formula di pensione riservata ai cosiddetti “contributivi puri”, ossia a coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995 e che possono vantare almeno 64 anni di età e 20 anni di contributi al momento della domanda, con il prossimo adeguamento alle speranze di vita atteso dal 2027.
Tra le novità 2024 della pensione anticipata contributiva ci sono altri due vincoli da rispettare:
- si applica una finestra mobile di tre mesi fra la maturazione del diritto e la decorrenza della pensione (quindi, chi si ritira appena raggiunto il requisito, aspetterà tre mesi prima di iniziare a percepire l’assegno previdenziale);
- fino all’età della pensione di vecchiaia (attualmente pari a 67 anni), inoltre, non è possibile percepire una pensione superiore a cinque volte il minimo (2.993,05 euro).
Opzione Donna, le regole 2024
L’Opzione Donna è una forma di flessibilità in uscita destinata esclusivamente alle lavoratrici. Fino al 2022, ci volevano 35 anni di contributi e un’età anagrafica che veniva aggiornata di anno in anno con le proroghe, arrivando a 61 anni per le autonome e 60 anni per le dipendenti. Con la Legge di Bilancio 2023 è stata eliminata la differenziazione fra libere professioniste e dipendenti ma sono stati introdotti nuovi paletti, confermati nel 2024. In sintesi, le attuali condizioni per questa forma previdenziale sono le seguenti:
- appartenenza ad una delle seguenti categorie: esuberi da aziende con tavoli di crisi, caregiver, inabili dal 74%;
- 35 anni di contributi maturati entro il 31 dicembre 2023;
- 61 anni di età, sempre al 31 dicembre 2023 ma con uno sconto di due anni (59 anni) per lavoratrici dipendenti o licenziate di aziende con tavoli di crisi aperti aperti.