Il versamento minimo per il 2024 alla gestione separata INPS per i liberi professionisti è pari a 4.800,79 euro, mentre per i lavoratori parasubordinati va da 6.209,54 a 6.450,77 euro, a seconda dell’aliquota contributiva applicata. Il massimale al di sopra del quale non si incrementa più il versamento contributivo, è pari a 119.650 euro.
Tutte le cifre sono rivalutate in base all’inflazione (al 5,4%) e le aliquote applicate alle diverse figure professionali che versano i contributi alla gestione separata sono contenute nella circolare INPS 24/2024.
Aliquote contributive 2024 in gestione separata INPS
Il minimale di reddito su cui calcolare il versamento contributivo, per i liberi professionisti e i lavoratori autonomi, è pari a 18.415 euro.
Ci sono poi variazioni per quanto riguarda le aliquote. Per autonomi e professionisti è ridotta la percentuale aggiuntiva che va a finanziare l’ISCRO, di conseguenza l’aliquota totale scende al 26,07% (dal precedente 26,23%).
Vediamo in sintesi aliquote e versamenti minimi 2024 per le diverse categorie di iscritti:
- professionisti: applicano l’aliquota del 26,07% e il contributo minimo è di 4.800,79 euro (210 euro in più rispetto all’anno scorso);
- autonomi sportivi del settore dilettantistico: applicano l’aliquota del 25%, il minimale è 4.603,75 euro;
- parasubordinati e assimilati: se applicano l’aliquota del 33,72%, il versamento minimo è pari a 6.209,54 euro, se la percentuale dovuta è del 35,03% (è il caso delle collaborazioni coordinate e continuative), pagano un minimo di 6.450,77 euro.
Per i pensionati e gli assicurati verso altre forme di previdenza obbligatorie, l’aliquota resta confermata al 24%.
Tabelle contributive per attività
Ricordiamo che le aliquote sono diverse a seconda della tipologia di attività. Ecco la tabella:
Contributi per collaboratori sportivi
La circolare INPS dettaglia i minimali anche per collaboratori coordinati e continuativi del settore sportivo dilettantistico.
Massimali di reddito 2024
Il massimale di reddito 2024 è pari a 119.650 euro. Di conseguenza, le aliquote per il 2024 si applicano facendo riferimento ai redditi fino al raggiungimento del citato massimale. In altri termini, chi guadagna più di questa cifra, sulla quota eccedente non paga i contributi.
Esempio: per un professionista che applica l’aliquota del 26,07%, il contributo massimo (in presenza di guadagni pari o superiori al massimale sopra indicato) è pari a 31mila 192 euro (il 26,07% di 119mila 650 euro).