I contributi versati utilizzando il riscatto della laurea prima di essere iscritti a una forma di previdenza obbligatoria possono successivamente essere trasferiti alla propria gestione di appartenenza.
L’INPS con circolare 14/2024 fornisce le istruzioni per presentare la relativa domanda, e chiarisce la possibilità di effettuare l’operazione anche nei confronti delle casse private di categoria.
Come funziona il trasferimento dei contributi
In base al comma 5-bis dell’articolo 2 del dlgs 184/1997, possono utilizzare il riscatto della laurea «i soggetti non iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza che non abbiano iniziato l’attività lavorativa», ovvero le persone inoccupate. In questo caso, l’INPS versa i contributi in un’apposita evidenza contabile separata del Fondo pensioni lavoratori dipendenti (FPLD), rivalutandoli con il sistema contributivo. A domanda dell’assicurato, lo trasferisce poi presso la gestione previdenziale nella quale l’interessato sia o sia stato iscritto.
Come si presenta la domanda
La domanda di trasferimento dei contributi non va necessariamente presentata all’atto dell’iscrizione alla prima gestione previdenziale obbligatoria, ma può essere inoltrata anche in un momento successivo. Nel caso di iscrizione a diverse gestioni previdenziali, è possibile scegliere quella in cui si preferisce versare i contributi. La domanda si può presentare in tre modi:
- via web con apposito servizio online: bisogna autenticarsi con le proprie credenziali (Spid, carta nazionale dei servizi, carta d’identità elettronica), dalla home page si accede al servizio “Domanda di ricongiunzione, computo e trasferimento riscatto inoccupati” e, quindi, alla sezione “Trasferimento riscatto inoccupati”. A questo punto, si seleziona la funzione “nuova domanda”, procedendo a compilazione e invio. Alcuni dati anagrafici sono precompilati: eventualmente, possono essere aggiornati selezionando l’apposita funzione alla sezione “MyINPS“. Per la compilazione, è eventualmente disponibile un manuale utente, consultabile online oppure scaricabile direttamente dal sito istituzionale.
- contact center: al numero verde gratuito 803.164 da telefono fisso o a pagamento al numero 06164164 da telefoni cellulari;
- patronati.
Il trasferimento agli enti privati di categoria
Effettuata la pratica, il montante viene trasferito alla “gestione previdenziale nella quale l’interessato sia o sia stato iscritto”. Questa formulazione non preclude la possibilità di trasferire i contributi agli enti privati di previdenza obbligatoria.
Quindi, sottolinea l’INPS, nel rispetto dell’autonomia ordinamentale riconosciuta dalla legge alle Casse previdenziali, queste ultime stabiliranno le regole sull’acquisizione del montante contributivo. E il lavoratore presenterà la domanda di trasferimento del montante contributivo direttamente direttamente alla propria Cassa professionale di iscrizione.
Il trasferimento dei contributi è possibile anche verso i Fondi di previdenza dell’Unione europea e degli Stati aderenti al sistema di sicurezza sociale europeo (alle gestioni previdenziali di “primo pilastro”, non ai fondi pensione privati). E la relativa istanza è presentata presso i Fondi di destinazione.