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Pagamento pensioni INPS di gennaio al via: date, importi e calendario 2024

di Noemi Ricci

3 Gennaio 2024 09:04

In pagamento le pensioni INPS di gennaio 2024: tutte le date di accredito e le novità sugli aumento per ogni fascia, tra rivalutazione e sconto IRPEF.

Al via il primo pagamento delle pensioni INPS del 2024, in calendario per il 3 gennaio: sarebbe dovuto scattare il secondo giorno bancabile del mese ma, cadendo il primo durante una festività, l’accredito è slittato di un giorno.

Dunque, il 3 gennaio 2024 corrisponde alla data valuta di riferimento per tutti i pensionati INPS. Chi riscuote l’assegno in contanti alle Poste, però, dovrà rispettare il consueto calendario scaglionato per cognome:

  • 3 gennaio cognomi dalla A alla C
  • 4 gennaio cognomi dalla D alla K
  • 5 gennaio cognomi dalla L alla P
  • 8 gennaio cognomi dalla Q alla Z

Aumenti nel cedolino pensione da gennaio

Il 2024 si apre con buone notizie per i pensionati italiani, che troveranno i loro assegni cresciuti in linea con l’inflazione. Come noto, però, l’adeguamento si applica per scaglioni ed è rapportato all’indice di perequazione del 5,4%.

Aumento pensioni per scaglioni di reddito

La rivalutazione pensioni 2024 si applica secondo il seguente schema:

  • fino a quattro volte il trattamento minimo INPS è al 100%, con aumento netto di 95,84 euro;
  • tra quattro e cinque volte il minimo INPS è all’85%, con una pensione di 2.500 euro che aumenta di 90,94 euro netti;
  • tra cinque e sei volte il minimo è pari al 53%, con una pensione di 3.000 euro che aumenta di 73,07 euro netti;
  • tra sei e otto volte il minimo è al 47%, con una pensione di 4.000 euro che aumenta di 77,87 euro netti;
  • tra otto e dieci volte il minimo è del 37%;
  • sopra le dieci volte al 22%.

Gli aumenti nel cedolino, a partire da gennaio 2024, saranno i seguenti:

  • pensioni fino a 2.272 euro lorde: rivalutazione del 5,4%
  • pensioni fino a 2.840 euro lorde: rivalutazione del 4,6%
  • pensioni fino a3.308 euro lorde: rivalutazione del 2,9%
  • pensioni fino a 4.544 euro lorde: rivalutazione del 2,5% 
  • pensioni fino a 5.679 euro lorde: rivalutazione del 2%
  • pensioni oltre i 5.680 euro lorde: rivalutazione del 1,2%

Attenzione: L’INPS applicherà gli aumenti in maniera progressiva, garantendo nel cedolino di gennaio 2024 le rivalutazioni fino a 4 volte il minimo e gli arretrati fino a mille euro.

Aumento pensione minima, assegno sociale e invalidità

In base al nuovo indice di rivalutazione, aumentano anche i trattamenti minimi, l’assegno sociale e la pensione di invalidità. Ecco i nuovi importi:

  • trattamento minimo 598,60 euro (aumento di 30,67 euro a cui si dovrebbe  aggiungere un ulteriore incremento del 2,7% previsto dalla Manovra 2023);
  • pensione di invalidità civile senza maggiorazione sociale 333,31 euro (incremento di 17,06 euro e di 10,33 euro per chi non ha altri redditi);
  • assegno sociale 534,40 euro (aumento di 27,10 euro).

Riduzione trattenute IRPEF sulla pensione 2024

Oltre alla perequazione automatica delle pensioni c’è anche da tenere conto della riduzione IRPEF dovuta all’accorpamento dei primi due scaglioni: ai redditi pensionistici fino a 28mila euro si applica l’aliquota al 23%.

La novità è prevista al momento per il 2024, con effetti sul cedolino pensione mensile di tutto l’anno e sulla dichiarazione de redditi 2025.

Calendario pagamenti pensione 2024

Di seguito, le date di pagamento della pensione per tutto l’anno:

  • Gennaio: mercoledì 3 gennaio 2024;
  • Febbraio: giovedì 1° febbraio 2024;
  • Marzo: venerdì 1° marzo 2024;
  • Aprile: lunedì 1° aprile 2024;
  • Maggio: giovedì 2 maggio 2024;
  • Giugno: sabato 2 giugno 2024 alle Poste e lunedì 3 giugno 2024 in banca;
  • Luglio: lunedì 1° luglio 2024;
  • Agosto: giovedì 1° agosto 2024;
  • Settembre: lunedì 2 settembre 2024;
  • Ottobre: martedì 1° ottobre 2024;
  • Novembre: sabato 2 novembre 2024 alle Poste) e lunedì 4 novembre 2024 in banca;
  • Dicembre: lunedì 2 dicembre 2024.

Per tutte le indicazioni sulle operazioni di rinnovo pensioni per il 2024, invece, l’INPS rimanda alla specifica circolare attuativa, pubblicata sul portale dell’Istituto di Previdenza.