Martedì 5 dicembre 2023 è il giorno dello sciopero nazionale dei medici ospedalieri e degli infermieri contro la Manovra 2024 ed in particolare contro il taglio pensioni che coinvolge non soltanto una specifica platea di personale sanitario ma anche altri dipendenti pubblici con almeno 15 anni di contributi versati prima del 1995 ed iscritti alle casse exINPDAP.
In arrivo c’è un correttivo promesso dal Governo, ma ancora non sono noti i termini precisi.
In attesa di conoscere il proprio destino, quindi, i medici hanno confermato l’astensione di 24 ore di medici e infermieri ospedalieri (Anaao Assomed, Cimo, Nursing Up) per il 5 dicembre. Protesteranno invece il 18 dicembre le altre sigle della Intersindacale medica.
Taglio pensioni: novità 2024 per i medici
Da dove nasce la protesta? Dall’obiettivo di Governo di ridurre i coefficienti di rendimento della quota retributiva della pensione di coloro che hanno al massimo 15 anni di contributi versati entro il 31 dicembre 1995 e rientrano nelle gestioni ex INPAD degli enti locali, dei maestri di nido, degli ufficiali giudiziari e dei sanitari ospedalieri.
E’ un taglio che, per chi ha pochi anni di contributi valorizzati con il retributivo (versati prima del 1996) vale migliaia di euro all’anno e si riduce poi con l’aumento dell’anzianità contributiva.
Nel disegno di legge di bilancio si prevede una sostituzione dei vecchi coefficienti a partire dal 1° gennaio 2024. Ma, viste le proteste, potrebbe adesso scattare un rinvio. Un’altra ipotesi è l’applicazione del taglio solo per chi va in pensione anticipata, lasciando invariato il requisito per la pensione di vecchiaia.
La modifica potrebbe essere anche selettiva, rinviando la misura solo per i medici. I camici bianchi, infatti, sono fra coloro che maggiormente protestano contro questo taglio, e c’è da parte del Governo il timore che la misura provochi un pensionamento di massa entro la fine dell’anno.
Questa settimana inizia intanto la fase di approvazione degli emendamenti in commissione Bilancio al Senato: il Ddl era atteso in Aula entro il 7 dicembre ma è previsto un rinvio a metà dicembre.
Maxi-emendamento di Governo e altre ipotesi di correttivi
Le eventuali modifiche saranno contenute in un maxi-emendamento del Governo, anche perché c’è un impegno dei partiti di maggioranza a non presentare proposte di cambiamento alla Manovra 2024. Quindi, sarà direttamente l’esecutivo a provvedere.
Contiamo di poter depositare gli emendamenti entro questa settimana.
Lo ha dichiarato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, spiegando che il lavoro sui correttivi alla Manovra, compresi quelli per la pensione dei medici, non è ancora concluso.
Dalla penalizzazione dovrebbero essere escluse le pensioni di vecchiaia mentre è ancora da capire se è percorribile anche una soluzione temporanea o selettiva per quelle di anzianità.
Sciopero medici e infermieri ospedalieri del 5 dicembre
Il 5 dicembre lo sciopero nazionale dura 24 ore.
Il 5 dicembre sono garantite le prestazioni d’urgenza: attività dei Pronto soccorso, interventi del 118 e per il parto. Sono invece a rischio tutti gli altri servizi: esami di laboratorio, interventi chirurgici, visite specialistiche ed esami radiografici.
Il 18 dicembre sciopereranno poi i medici anestesisti Aaroi-Emac e Fassid (Sindacato nazionale area radiologica), Fvm (Federazione veterinari e medici) e Cisl medici. Di conseguenza, saranno i rischio i relativi servizi e prestazioni.