Con la pubblicazione in GU del Decreto-legislativo 152/2023 cambiano le regole relative ai permessi di soggiorno concessi ai lavoratori stranieri altamente qualificati, titolari della Carta Blue UE.
Secondo la nuova normativa, in vigore dal 17 novembre, viene ampliata la platea di stranieri qualificati ammessi in Italia per lavorare. Oltre a imporre requisiti meno stringenti in tema di retribuzione e durata contrattuale, infatti, il testo introduce semplificazioni e agevolazioni anche per favorire sia la mobilità sia il ricongiungimento familiare.
Per quanto riguarda la durata minima del contratto, viene portata da un anno a sei mesi consentendo il soggiorno di lavoratori stranieri altamente qualificati per periodi superiori a 3 mesi.
In caso di permesso conseguito in un altro paese UE e in corso di validità, inoltre, è possibile entrare e soggiornare in Italia per svolgere un’attività professionale altamente qualificata fino a 90 giorni in un arco temporale di 180 giorni. Se il soggiorno si prolunga, invece, diventa necessario richiedere il nulla osta.
Il titolare di Carta blu UE, inoltre, è autorizzato a cercare e assumere un impiego durante il periodo di disoccupazione, oltre a esercitare un’attività di lavoro autonomo in parallelo all’attività subordinata altamente qualificata.
In caso di perdita del posto di lavoro, è possibile rendere la dichiarazione di immediata disponibilità senza iscriversi alle liste di collocamento.
In tema di ricongiungimento familiare, infine, il permesso di soggiorno per motivi di famiglia può essere trasformato in permesso di soggiorno per lavoro subordinato, per lavoro autonomo o per studio.