L’attuale paesaggio delle misure di sostegno alla povertà e all’inclusione in Italia è destinato a subire importanti cambiamenti a partire dal 1° gennaio 2024. In quella data, il Reddito di Cittadinanza, uno dei pilastri delle politiche di inclusione sociale di questi anni, sarà sostituito dal nuovo Assegno di Inclusione.
Questa riforma è una parte cruciale della strategia del Governo italiano per affrontare la povertà, le disuguaglianze e promuovere l’inclusione attiva. Ci sono tuttavia ancora molte persone che continueranno a ricevere il Reddito e la Pensione di Cittadinanza anche ad ottobre e fino alla fine del 2023.
Per queste famiglie è importante conoscere la data di ricarica della card RdC e PdC. Vediamo dunque chi sono e quando riceveranno il sussidio.
La durata del Reddito di Cittadinanza 2023
La Legge di Bilancio 2023 ha apportato alcune modifiche significative al Reddito di Cittadinanza. Queste modifiche riguardano principalmente il periodo di erogazione del Reddito di Cittadinanza per l’anno corrente, con particolare attenzione ai soli soggetti considerati “occupabili“.
I beneficiari non interessati dai cambiamenti potranno continuare a percepire il Reddito di Cittadinanza secondo le regole ordinarie, definite dal Decreto-legge 28 gennaio 2019 n. 4.
Tuttavia, tali beneficiari avranno l’opportunità di continuare a ricevere il Reddito di Cittadinanza solo fino al 31 dicembre 2023.
Chi beneficia del Reddito di Cittadinanza a ottobre?
Il Decreto Lavoro 2023 ha modifica le condizioni previste per ricevere il Reddito di Cittadinanza fino alla fine dell’anno.
In sostanza, prima dell’entrata in vigore dell’Assegno di Inclusione il 1° gennaio 2024, potranno ancora beneficiare del Reddito di Cittadinanza i nuclei che presentano al loro interno i seguenti componenti:
- persone con disabilità ai fini ISEE: le persone con disabilità riconosciuta ai fini dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente potranno continuare a percepire il Reddito di Cittadinanza secondo le regole ordinarie.
- minorenni: le famiglie con minori continueranno a beneficiare della durata ordinaria del Reddito di Cittadinanza.
- persone con almeno sessant’anni di età: gli individui di almeno sessant’anni d’età potranno continuare a ricevere il Reddito di Cittadinanza secondo le regole ordinarie fino al 31 dicembre 2023.
Le modifiche introdotte dal Decreto Lavoro 2023
Il Decreto Lavoro 2023 apporta alcune modifiche alla normativa vigente, in particolare riguardo al limite di sette mesi di erogazione del Reddito di Cittadinanza.
Questo limite non si applica ai percettori del Reddito di Cittadinanza che, prima della scadenza dei sette mesi, sono stati presi in carico dai servizi sociali in quanto non attivabili al lavoro.
In questo caso, i servizi sociali dovrebbero aver già comunicato all’INPS, entro il 30 giugno 2023, l’avvenuta presa in carico, consentendo ai beneficiari di continuare a percepire il Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023.
Supporto per la Formazione e il Lavoro
L’INPS sta comunicando le spettanze del Reddito di Cittadinanza da qui a fine anno per i potenziali destinatari del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Nel mese di settembre, sono state inviate comunicazioni a 17.000 nuclei familiari che non rientrano nei requisiti dell’Assegno di Inclusione. Altre comunicazioni saranno inviate a 23.000 nuclei familiari nei mesi di ottobre, novembre e dicembre.
I destinatari di queste comunicazioni possono presentare domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro. Se i requisiti sono soddisfatti, i beneficiari potranno intraprendere un percorso di professionalizzazione e inserimento lavorativo della durata di 12 mesi, durante il quale riceveranno un contributo mensile di 350 euro. L’INPS sta attualmente verificando i requisiti delle domande già inviate, utilizzando le informazioni disponibili nelle proprie banche dati.
Quando arriverano Pensione e Reddito di Cittadinanza a ottobre 2023?
Come abbiamo visto, i pagamenti del Reddito e Pensione di Cittadinanza continueranno fino al 31 dicembre 2023 solo per i nuclei familiari in situazioni di disagio sociale. Per gli altri, la misura sarà sostituita dal Reddito d’inclusione o dal Supporto Formazione e Lavoro.
I nuclei familiari che a ottobre 2023 avranno ancora diritto all’accredito del RdC sono le famiglie assistite dai servizi sociali. Tuttavia, il pagamento rimarrà sospeso fino a quando non avverrà questo passaggio.
Per gli aventi diritto, le somme continueranno ad essere accreditate sulla carta RdC a partire dal 14 ottobre.
Come verificare scadenza e saldo RdC
Ci sono tre modi per controllare il saldo e la lista dei movimenti della carta RdC e PdC, o per verificare se la ricarica mensile è stata effettuata. Si può chiamare il numero verde, recarsi allo sportello o ad un ATM Postamat, oppure utilizzare i servizi web dedicati:
- Per verificare il saldo RdC online, si può accedere al sito di Poste Italiane, a quello dell’INPS o a Redditodicittadinanza.gov.it, autenticandosi con l’identità digitale.
- È possibile controllare il saldo RdC anche tramite smartphone, utilizzando il servizio di lettura e controllo del saldo tramite SMS (numero gratuito 800.666.888) comunicando il codice della carta, oppure mediante l’App PostPay.
- Infine, per verificare il saldo RdC si può recarsi allo sportello, presso un Ufficio Postale o un ATM Postamat.
È possibile verificare la scadenza del Reddito di Cittadinanza utilizzando le stesse modalità per controllare il saldo RdC.