Il Reddito di Cittadinanza è stato un importante sostegno per molte famiglie italiane nel corso degli anni, ma dal 2023 ha subito alcune modifiche significative. Molti hanno smesso di percepire l’ammortizzatore sociale già a luglio, ma c’è anche chi continuerà a ricevere il RDC fino a dicembre.
Vediamo per quali famiglie resta in pagamento il sussidio mensile, quando arriva la ricarica sulla card e cosa cambia per tutti gli altri ex-beneficiari.
Chi resta beneficiario di RdC?
Ci sono ancora nuclei familiari con diritto al pagamento del Reddito di Cittadinanza anche a settembre.
- Per le famiglie di non occupabili sono previste ricariche della Card RdC fino a scadenza, o al massimo a dicembre.
- Su 159mila che hanno ricevuto l’SMS con la notifica dello stop a luglio, sono 47mila le famiglie che non risultano occupabili e che quindi potrebbero essere “ripescate” tramite presa in carico dei servizi sociali.
- Gli altri 112mila sono occupabili e quindi da adesso in poi potranno chiedere il nuovo Strumento Formazione e Lavoro.
La maggior parte dei beneficiari di RdC ha infatti smesso di percepirlo dopo sette mensilità nel 2023 ma dal 1° settembre possono richiedere all’INPS la verifica del diritto al nuovo SFL (“Supporto per la Formazione e il Lavoro”), l”indennità mensile da 350 euro per massimo un anno, accreditata se ci si iscrive al nuovo portale SIISL (Sistema Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa) e si seguono corsi di formazione, ricevendo anche offerte di lavoro.
RdC chi lo riceverà ancora a settembre
A settembre, il Reddito di Cittadinanza continuerà dunque ad essere pagato solo a chi rientra in una delle seguenti categorie:
- chi è stato preso in carico dai servizi sociali.
- chi rientra nella definizione di non occupabile.
Queste categorie di beneficiari di RdC percepiranno il Reddito di Cittadinanza fino a dicembre 2023, o fino a novembre se le diciotto rate del sussidio terminano entro tale data.
Occupabili e non occupabili: chi sono?
- I nuclei non occupabili sono quelli che hanno al loro interno una persona con almeno 60 anni di età, una persona con disabilità ai fini ISEE, un minore (che ha meno di 18 anni), o beneficiari del RdC presi in carico dai servizi sociali prima della scadenza delle sette rate nel 2023.
- Le famiglie occupabili sono quelle che non rientrano in nessuna di queste categorie.
=> Nuovi sussidi dopo RdC: FAQ del Ministero sulla fase transitoria
Reddito di Cittadinanza settembre 2023: date di pagamento
Le date di pagamento del Reddito e Pensione di Cittadinanza di settembre 2023 non subiranno grandi ritardi: le ricariche delle card RdC arriveranno, per chi ha diritto, come sempre, intorno al 27 settembre.
Ricordiamo che i pagamenti del RdC partono dopo le ore 13.30. Dopo che l’INPS ha terminato le lavorazioni delle pratiche, Poste Italiane ha tempo fino al 30 settembre per completare i pagamenti.
Assegno Unico per ex percettori di RdC: cosa succede?
Coloro che a settembre riceveranno ancora il Reddito di Cittadinanza continueranno a percepire anche l’Assegno Unico con la ricarica della card RdC, entro le stesse date di pagamento del sussidio.
Chi invece terminerà l’RdC dovrà fare domanda di Assegno Unico prima della scadenza dell’ultima mensilità del Reddito di Cittadinanza.
In questo modo, continueranno a ricevere i versamenti dell’Assegno Universale senza interruzioni, ma questi saranno accreditati sul conto corrente e non più sulla carta del RdC.
Novità sul Reddito di Cittadinanza 2023 e 2024
Il Decreto Lavoro ha confermato l’abrogazione del Reddito di Cittadinanza dal 2024 e ha descritto le misure che sostituiranno il RdC:
- Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) per occupabili: questo contributo mensile potrà essere richiesto da settembre 2023 da chi non riceve più l’RdC e soddisfa specifici requisiti. Per ottenere il SFL, è necessario sottoscrivere un Patto di servizio personalizzato impegnandosi a frequentare un percorso formativo per il reinserimento nel mondo del lavoro. Durante il corso delle attività formative, saranno pagati 350 euro al mese come “indennità”. Il SFL viene erogato per la durata del percorso formativo e comunque per un massimo di 12 mesi, senza possibilità di rinnovo.
- Assegno di Inclusione (AdI) per non occupabili: a partire dal 2024, le famiglie non occupabili potranno richiedere l’Assegno di Inclusione (AdI) se soddisfano determinati requisiti. Questo sostegno sarà destinato a chi ha almeno 60 anni di età, un figlio minorenne, una persona con disabilità ai fini ISEE e rispetta le condizioni specifiche.