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Colf e badanti: minimi retributivi 2024 e calcolo pensione

di Noemi Ricci

10 Gennaio 2024 09:55

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Colf e badanti: ecco i nuovi minimi 2024 per le retribuzioni del lavoro domestico, il calcolo e il versamento dei contributi, i requisiti per la pensione.

La pensione per i collaboratori domestici, tra cui badanti e colf, viene riconosciuta quando si verificano contemporaneamente il raggiungimento dei requisiti di età pensionabile e l’anzianità contributiva, unitamente alla conclusione del rapporto di lavoro. Tuttavia, in alcuni casi, l’accesso alla pensione può avvenire prima dei 67 anni.

L’8 gennaio è stato intanto firmato l’accordo sui nuovi minimi retributivi per il lavoro domestico, aggiornati al costo della vita, con decorrenza 1° gennaio 2024.

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Vediamo in dettaglio come funziona il calcolo della pensione per badanti e colf, ovvero per il lavoro domestico, quali e quanti contributi si versano e tutte le opzioni disponibili.

Tabella minimi retributivi lavoro domestico 2024

I nuovi minimi retributivi 2024 sono stati rivalutati rispetto al 2023 dello 0,56%, pari all’80% dell’indice ISTAT preso a riferimento (0,70%).

Pensione di vecchiaia badanti e colf

Per l’accesso alla pensione di vecchiaia, badanti e colf devono soddisfare i seguenti requisiti:

  • età pensionabile: deve essere raggiunta l’età pensionabile, che attualmente è di 67 anni;
  • contributi minimi: è richiesto un totale di almeno 20 anni di contributi versati;
  • fine del rapporto di lavoro dipendente: il rapporto di lavoro deve essere terminato.

Tuttavia, in alcuni casi specifici, l’accesso alla pensione può avvenire prima dei 67 anni. Le eccezioni riguardano principalmente:

  • le persone con un grado di infermità pari o superiore all’80%, per le quali l’età pensionabile è stabilizzata a 55 anni per le donne e 60 anni per gli uomini;
  • i non vedenti, per i quali l’età pensionabile è fissata a 50 anni per le donne e 55 per gli uomini. In quest’ultimo caso, è necessario aver versato almeno 10 anni di contributi.

Le condizioni per il raggiungimento del requisito contributivo minimo di 20 anni possono anch’esse variare in base a diversi criteri:

  • i lavoratori che hanno accumulato 15 anni di contributi entro il 31 dicembre 1992 possono accedere alla pensione con tale anzianità contributiva;
  • chi ha 71 anni di età può andare in pensione se ha almeno 5 anni di contributi e ha iniziato ad avere contribuzione dal 01/01/1996;
  • i lavoratori che risultano ammessi alla prosecuzione volontaria entro il 31 dicembre 1992 possono accedere alla pensione senza aver effettuato versamenti anteriormente a quella data;
  • i lavoratori con un’anzianità assicurativa di almeno 25 anni che hanno lavorato per almeno 10 anni per periodi di durata inferiore a 52 settimane nell’anno solare possono accedere alla pensione.

Pensione anticipata e di anzianità badanti e colf

Dal 1° gennaio 2012, per avere diritto alla pensione anticipata, è necessario aver versato 42 anni e un mese di contributi per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne. Questi requisiti vengono aggiornati annualmente in base alla speranza di vita. In ogni caso, dal 2019 al 2026, l’anzianità contributiva richiesta non dovrebbe subire cambiamenti.

Pensione badanti e colf stranieri

I cittadini stranieri che hanno lavorato legalmente in Italia e pagato i contributi hanno gli stessi diritti dei cittadini italiani per quanto riguarda la pensione. Anche se decidono di tornare nel loro Paese d’origine, non perdono il diritto alla pensione, a patto che soddisfino i requisiti previsti dalla legge italiana al momento della richiesta.

Per quanto riguarda la pensione badanti, i cittadini comunitari hanno le stesse condizioni dei lavoratori italiani, mentre gli extra-comunitari devono aver lavorato regolarmente in Italia per almeno 5 anni. Ci sono due situazioni diverse:

  • le badanti extracomunitarie assunte dopo il 1° gennaio 1996 possono ricevere la pensione di vecchiaia al compimento del 66° anno di età, anche se non hanno maturato i requisiti previsti, a condizione che non rientrino in Italia. Tuttavia, l’importo che percepiranno sarà proporzionale al contributo versato;
  • le badanti extracomunitarie assunte prima del 1996, invece, potranno ricevere la pensione di vecchiaia solo al compimento del 66° anno di età e solo se hanno maturato almeno 20 anni di contribuzione.

Se rimpatriano, la pensione viene erogata nello stato di “ultima residenza” e tiene conto dei periodi di contribuzione maturati in più paesi.

Quanti contributi versano per la pensione badanti e colf?

I contributi previdenziali versati dalle badanti e dalle colf costituiscono un importante meccanismo di tutela sociale, garantendo loro una copertura assicurativa per diversi aspetti della loro vita lavorativa e personale. Questi contributi comprendono la previdenza per la pensione, la maternità, la disoccupazione, gli assegni al nucleo familiare, oltre all’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali.

Minimi retributivi 2024 per lavoro domestico

Gli importi dei contributi previdenziali ed assistenziali per i collaboratori domestici, dal 1° gennaio 2024, sono stati adeguati all’inflazione.

Per fare un esempio, la retribuzione del lavoratore domestico inquadrato nel livello B passa da 6,58 a 6,62 euro l’ora (+0,04 euro), nel livello Cs passa da 1.120,76 euro a 1.127,04 euro al mese (+6,28 euro). Si tratta comunque di minimi tabellari spesso già assorbiti dalle retribuzioni effettive.

Come si calcolano i contributi di colf e badanti

Tali contributi vengono calcolati in maniera specifica rispetto ai lavoratori dipendenti tradizionali e dipendono dall’orario settimanale lavorato. Se il collaboratore familiare lavora meno di 24 ore settimanali, il contributo è determinato in base a fasce di retribuzione. Se l’orario è di almeno 25 ore settimanali, il contributo è fisso per tutte le ore lavorate.

La retribuzione di riferimento per il calcolo del contributo include la paga oraria, la tredicesima mensilità e eventuali indennità di vitto e alloggio. I contributi vengono versati sia per le ore lavorate effettivamente che per quelle di assenza retribuita, come malattia e ferie.

Il versamento trimestrale dei contributi deve essere effettuato entro i primi 10 giorni del trimestre successivo. I datori di lavoro possono effettuare il pagamento tramite diverse modalità, compreso l’utilizzo del sistema di pagamenti elettronici pagoPA.

Esempi di calcolo pensione badanti e colf

Il calcolo della pensione per badanti e colf in modo esatto può essere complesso e dipende da vari fattori, inclusi i contributi versati e l’anzianità di lavoro. Tuttavia, è possibile fare alcune stime approssimative.

Per comprendere meglio come funziona il calcolo della pensione, consideriamo alcuni esempi.

Un collaboratore assunto per 24 ore settimanali, con 5 anni di contribuzione e 67 anni di età, percepirà una pensione di circa 50 euro al mese. Per i lavoratori che lavorano 54 ore a settimana, l’importo sarà di circa 110 euro al mese.

Una badante con 20 anni di contributi versati a 67 anni potrebbe ricevere una pensione tra i 400 e i 450 euro al mese. Un anno con 25 ore di lavoro a settimana corrisponde a circa 10 euro di pensione maturata, cifra che sale a 20 euro se il rapporto di lavoro è di 54 ore settimanali.

È importante notare che questi calcoli sono approssimativi e che molti fattori possono influire sulla pensione effettiva. Per effettuare una simulazione dei possibili scenari e fare una previsione di quella che potrebbe essere la propria pensione futura, PMI.it mette a disposizione un tool gratuito.