Le famiglie a cui è stato sospeso il Reddito di Cittadinanza ricevono l’integrazione per l’Assegno unico (AUU) su RDC Card fino a febbraio 2024: l’INPS continua a versare la prestazione sulla Card (anche senza più RDC) a meno se che non presenti domanda autonoma di AUU, nel qual caso l’accredito avviene poi con le modalità scelte (accredito IBAN, ecc.). Dal mese di marzo, invece, dovranno presentare una nuova domanda per accedere alla prestazione.
Per non subire interruzioni, l’INPS comunica che è possibile farlo fin da subito (prestando attenzione a indicare il corretto IBAN e codice di carta prepagata, che dovrà essere intestato/cointestato al richiedente la prestazione).
Per non perdere gli arretrati, la scadenza resta comunque quella del 30 giugno 2024. Tutte le istruzioni sono contenute nel messaggio 258/2024.
Assegno Unico dopo RDC: come si riceve
Ai nuclei familiari che cessano la fruizione RDC al 31 dicembre e non hanno presentato domanda di AUU, la prestazione continua ad essere erogata senza interruzioni fino alla mensilità di febbraio, tenuto conto dell’ISEE 2023. Nel frattempo si dovrà comunicare la scelta di una modalità di pagamento alternativa per l’Assegno Unico, presentando una domanda di Assegno Unico. Dalla mensilità di marzo è infatti necessario aver presentato la domanda di AUU.
La domanda di Assegno di Inclusione (ADI) non sostituisce in alcun modo quella per l’Assegno Unico (AUU).
Ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza con diritto all’Assegno Unico l’INPS ha finora versato d’ufficio l’AUU come importo integrativo. I nuclei con figli hanno diritto al RDC fino al 31 dicembre continueranno a percepire l’integrazione ma le opzioni sono due: presentare subito all’INPS domanda di AUU per le mensilità spettanti; non fare nulla e ricevere l’integrazione per i figli fino a febbraio 2024, presentando domanda per marzo in poi.
Se si presenta domanda online di Assegno Unico per i figli a carico utilizzando il servizio web apposito, l’INPS provvederà ad avviare il pagamento di AUU dal mese successivo a quello di domanda. Se ci sono mensilità fra la fine del RDC e la presentazione della richiesta, continua a essere versato l’Assegno unico sulla carta RDC, che quindi resta attiva.
Assegno Unico 2024 solo su domanda
A decorrere dal 1° gennaio 2024, tutti i nuclei familiari con figli a carico, qualora non l’avessero già presentata in precedenza, dovranno presentare la domanda autonoma di AUU per percepire la prestazione dal 1° marzo 2024 (fino a questa data, anche in assenza di domanda, continua a essere versato l’AUU sulla carta RDC).
Per le domande presentate entro il 30 giugno 2024, verranno versati tutti gli arretrati a partire dal primo marzo.
Figli con diritto all’Assegno unico
Ricordiamo infine per quali figli maggiorenni da 18 a 21 anni spetta l’Assegno unico:
- frequentano un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
- svolgono un tirocinio ovvero esercitano un’attività lavorativa e possiedono un reddito complessivo non superiore a 8mila euro;
- sono registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolgono il servizio civile universale.
Per ulteriori dettagli, è possibile consultare il Messaggio 258/2024 del 19 gennaio.