La piattaforma SIISL dal 1° settembre consentirà l’accesso alla nuova misura Supporto Formazione e Lavoro (SFL) per i cittadini occupabili che hanno perso il Reddito di Cittadinanza: chi si iscriverà e completerà a procedura prevista, sarà inserito in appositi programmi che danno poi diritto al nuovo sussidio economico SFL da 350 euro al mese. Il tutto, però, facendo prima richiesta all’INPS.
Vediamo i dettagli.
I passaggi per l’accesso al sussidio SFL
Per iscriversi alla piattaforma SIISL è necessario fare domanda tramite sito INPS o patronati. Da quel momento in poi si potrà spostare sulla piattaforma SIISL, con un percorso guidato verso i passaggi successivi:
- sottoscrizione del patto di attivazione digitale
- contatto (obbligatorio) delle Agenzie per il lavoro
- successiva sottoscrizione del patto di servizio personalizzato presso i centri per l’impiego.
La piattaforma SIISL permetterà l’accesso alla riqualificazione ma favorirà anche l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.
Come iscriversi alla piattaforma web SIISL
Per la prima iscrizione al portale SIISL, i disoccupati che aspirano a trovare impiego e ad accedere al sussidio SFL (Supporto Formazione e Lavoro) , dovranno dunque inoltrare specifica richiesta all’INPS, per via telematica, tramite apposita funzione che sarà debitamente rilasciata a tempo debito.
Dopo il controllo dei requisiti da parte dell’Istituto di Previdenza, sarà dunque possibile iscriversi in autonomia alla piattaforma o anche tramite un Centro per l’Impiego o un Caf.
L’iscrizione prevede:
- l’autorizzazione alla trasmissione dei propri dati alla piattaforma;
- la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (DID).
Quando si accede al sussidio SFL
All’avvio del percorsi di formazione o di altre iniziative di attivazione, per il tempo della loro durata si avrà diritto al beneficio dei 350 euro mensili previsti dal Supporto per la Formazione e Lavoro, per un massimo di dodici mensilità.
Il sussidio spetta a ciascun cittadino occupabile tra 18 e 59 anni, quindi anche a più componenti all’interno di uno stesso nucleo familiare (anche qualora il nucleo abbia diritto fino a dicembre 2023 al RDC e da gennaio 2024 all’Assegno di Inclusione).
Per tutti i nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza al cui interno sono presenti minori, persone con più di 60 anni, persone disabili oppure prese in carico dai servizi sociali, sarà infatti concesso il RDC fino a fine anno, per poi confluire nella nuova misura ADI.