Con lo stop al Reddito di Cittadinanza per circa 170mila famiglie, nell’attesa che entrino in vigore i nuovi strumenti di inclusione sociale e lavorativa (SFL e AdI), il problema riguarda le persone in età da lavoro nel cui nucleo familiare non ci sono disabili, over 60 né minori.
Questa platea rimane senza sussidio da agosto (scaduti i 7 mesi di durata massima dell’RDC concessi per il 2023) ed il nuovo Supporto per la Formazione e il Lavoro parte il 1° settembre, con erogazione del nuovo sussidio dopo il completamento dell’intero iter.
Dunque, in considerazione delle proteste, il Governo sta valutando di anticiparne l’attivazione. Vediamo tutto.
Stop RDC e nuovi reddito d’inclusione
La riforma del Reddito di Cittadinanza contenuta nella Legge di Bilancio 2023 e attuata con il Decreto 48/2023, ha ridotto l’ammortizzatore sociale a sette mensilità per l’anno in corso. Fanno eccezione i nuclei in cui ci sono persone disabili oppure minori o componenti con almeno 60 anni: in questi caso, il RDC prosegue fino al 31 dicembre e, dal 1° gennaio 2024 viene sostituto dall’Assegno di Inclusione.
Sospensione RDC e fase transitoria
Chi è in età lavorativa ma non appartiene a nessuna delle tipologie sopra indicate, ha subito la sospensione del RDC. Nei giorni scorsi l’INPS ha formalizzato lo stop inviando un SMS oppure una email a tutti i percettori a cui l’ammortizzatore non verrà più versato da agosto. In tutto, 169mila famiglie.
Sono seguite proteste, in particolare a Napoli (area con il maggior numero di beneficiari sospesi) e, come prevedibile, si è sollevato il dibattito anche a livello politico. Protestano in particolare le opposizioni e i sindacati. Daniela Barbaresi, responsabile politiche sociali e sanità della Cgil, segnala che mancano procedure, circolari e soprattutto l’attivazione del Supporto alla Formazione, «che non partirà comunque prima di settembre».
Supporto Formazione e Lavoro dopo RDC
Il Governo difende le proprie scelte, ma su quest’ultimo aspetto sta preparando un intervento. L’obiettivo è velocizzare l’avvio del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), che dovrebbe partire da settembre.
Lo strumento prevede l’inserimento in programmi di riqualificazione, formazione o collocamento, accompagnato da un beneficio economico di 350 euro al mese per 12 mensilità.
Sono previsti diversi passaggi: dalla presentazione della domanda attraverso la piattaforma SIISL (Sistema informativo per l’inclusione sociale lavorativa), alla sottoscrizione di un Patto di attivazione digitale e il coinvolgimento di almeno tre Agenzie per il Lavoro, per finire con l’inserimento in un percorso. Solo a questo punto, in base alla legge, viene versato il sussidio economico.
Come velocizzare l’erogazione del SFL
In base alle anticipazioni di stampa, il Governo sta pensando di velocizzare questo iter, riconoscendo il beneficio economico nel momento in cui vengono completati gli adempimenti formali (iscrizione alla piattaforma SIISL e sottoscrizione del Patto), senza dover attendere l’effettivo inizio dei percorso di formazione.
Si attendono conferme per capire le eventuali tempistiche di pagamento e le modalità con cui coinvolgere coloro che stanno già seguendo percorsi di formazione o riqualificazione (pur senza essere passati attraverso la piattaforma SIISL, ancora non operativa).
RDC fino a dicembre previa presa in carico dei servizi sociali
Le persone in grave stato di bisogno o difficoltà di inserimento sociale e lavorativo hanno diritto al RDC fino al 31 dicembre a fronte della presa in carico da parte dei servizi sociali.
Se questo passaggio è già avvenuto, il RDC non si è interrotto a fine luglio, ma se la presa in carico non è ancora avvenuta, è scattata intanto la sospensione del RDC. L’INPS sottolinea che, nel momento in cui al procedura prevista da parte dei servizi sociali sarà attivata, allora la sospensione del RDC sarà revocata con il conseguente versamento delle mensilità arretrate.
Campagna informativa del Ministero
Nel frattempo è partita la campagna informativa del Ministero del Lavoro sulla riforma del RDC. C’è un primo spot in onda sulle reti televisive e radiofoniche su SFL e AdI, a cui ne faranno seguiranno altri più specifici.
Sono anche state predisposte specifiche pagine informative sul portale del ministero e pubblicate nuove FAQ.