Pagamenti INPS ad agosto 2023 senza pause estive o ritardi di accredito da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale: si comincia martedì 1° agosto con la pensione, si prosegue con l’accredito della disoccupazione (NASpI e DIS-COLL) e dell’Assegno Unico per figli a carico, per terminare con la rata di agosto per i pochi beneficiari a cui non è stato sospeso il Reddito di Cittadinanza.
Vediamo in dettaglio quale sarà il calendario dei pagamenti INPS di agosto 2023.
Pensioni INPS: calendario pagamenti di agosto 2023
Il pagamento delle pensioni di agosto 2023 (vecchiaia e invalidità) avviene con valuta 1° agosto sia per chi la riceve sul conto corrente che per chi la ritira in contanti.
Il pagamento delle pensioni INPS alle Poste a agosto 2023 sarà suddiviso in base alla lettera iniziale del cognome, seguendo il seguente calendario:
- martedì 1° agosto: cognomi da A a C;
- mercoledì 2 agosto: cognomi da D a K;
- giovedì 3 agosto: cognomi da L a P;
- venerdì 4 agosto: cognomi da Q a Z.
Ricordiamo che ad agosto 2023 porta con sé diverse novità per il cedolino pensione: tra queste, gli arretrati relativi agli aumenti delle pensioni previsti per l’anno in corso, anche per le pensioni minime, i conguagli e i rimborsi IRPEF legati al modello 730/2023 e il ricalcolo della pensione dopo i controlli della campagna RED per le prestazioni legate al reddito.
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Pagamenti NASpI e DIS-COLL: quanto arrivano ad agosto 2023
Generalmente il termine entro cui l’INPS effettua i pagamenti cade tra il 1° e il 10 del mese. Per conoscere l’importo e la data del versamento, è possibile accedere alla sezione Prestazioni e Pagamenti dell’area riservata sul portale INPS, autenticandosi con identità SPID, CIE o CNS.
Le prestazioni di agosto sono in lavorazione e saranno erogate dal 6 al 15 agosto (dunque, prima di Ferragosto). La data di pagamento varia a seconda del giorno in cui è stata presentata la domanda di NASpI o DIS-COLL.
Assegno Unico: pagamenti di agosto 2023
Ad agosto 2023, l’Assegno Unico sarà pagato tra il 18 e il 22 agosto 2023. Questo secondo quanto previsti dalla circolare del 10 luglio della Banca d’Italia e INPS in cui hanno annunciato le date in cui verrà pagato il contributo per le famiglie nei mesi restanti dell’anno.
Tuttavia, questa informazione è rilevante solo per coloro che hanno già ricevuto l’aiuto e non hanno subito variazioni negli importi. Se ci sono state modifiche o se la domanda è stata presentata successivamente, l’accredito avverrà alla fine del mese successivo a quello di presentazione dell’istanza.
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Eventuali correzioni al calcolo dell’assegno, che possono portare a un saldo a credito o a debito, verranno conguagliate con il versamento della rata. Per semplificare il processo, i beneficiari riceveranno una notifica via e-mail o SMS e potranno verificare i dettagli del calcolo direttamente sul sito dell’INPS.
Pagamento RdC e PdC: le date di agosto 2023
Il Reddito di Cittadinanza e la Pensione di Cittadinanza di agosto 2023 sono previsti dopo Ferragosto, pagati tra il 16 e il 27 del mese, come di consueto. Non tutti i beneficiari riceveranno però il RdC, dal momento che il sussidio sarà pagato a:
- coloro che sono stati presi in carico dai servizi sociali;
- chi non ha terminato 7 rate di RdC entro luglio 2023;
- famiglie con almeno una persona che rientra in una delle seguenti categorie: minorenne (con meno di 18 anni di età); persona con disabilità ai fini ISEE; persona con almeno 60 anni di età.
Il saldo del Reddito di Cittadinanza può essere controllato tramite app Postepay, online, dal numero verde o negli sportelli ATM Postamat delle Poste Italiane.
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A partire da settembre, prenderà però il via il nuovo strumento, il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), in sostituzione del sussidio per gli occupabili con ISEE fino a 6mila euro. Fino a dicembre, invece, PdC e RdC restano per le famiglie con soggetti fragili (minori, disabili e anziani).
A partire da gennaio 2024 il Reddito di Cittadinanza sarà abolito. Le famiglie occupabili riceveranno il sussidio per un massimo di 7 mesi nel corso del 2023, mentre le famiglie non occupabili percepiranno il RdC fino a dicembre 2023 o fino a novembre 2023, se le diciotto rate del sussidio terminano a novembre 2023.
Dal 2024, dunque, il Reddito di cittadinanza sarà sostituito da nuove misure:
- Supporto per la formazione e il lavoro per gli occupabili.
- Assegno di inclusione per i non occupabili.
L’Assegno di inclusione dal 2024 avrà specifici requisiti, tra cui il possesso di determinati criteri di età, la cittadinanza italiana o un particolare permesso di soggiorno, la residenza in Italia per almeno 5 anni, un reddito ISEE e patrimonio immobiliare e mobiliare entro certi limiti, e l’assenza di determinati beni come autoveicoli e imbarcazioni di lusso.
Per chi non riceverà più il Reddito di cittadinanza e soddisfa i requisiti, sarà possibile richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro, un contributo mensile erogato per un massimo di 12 mesi, condizionato al sottoscrivere un Patto di servizio personalizzato per seguire un percorso formativo al fine del reinserimento nel mondo del lavoro.