Con un SMS o una email, l’INPS ha notificato la sospensione RdC ai nuclei percettori che hanno già fruito di 7 mensilità nel 2023 e che non hanno i requisiti per mantenere il sussidio (avere minori, disabili o anziani nel nucleo ISEE).
Per questi soggetti cessa dunque il diritto al sussidio a partire da agosto, dopo l’ultima ricarica del 27 luglio.
Vediamo dunque tutti i casi in cui resta la fruibilità del Reddito di Cittadinanza, con le modalità di determinazione del sussidio in base alla composizione del nucleo familiare e alla condizione lavorativa e reddituale del richiedente.
Sospensione RdC con possibile revoca
Nel mese di agosto, circa la metà delle famiglie che hanno ricevuto la notifica di RDC sospeso dovrebbero perdere definitivamente il beneficio, mentre le restanti dovrebbero invece essere prese in carico dai servizi sociali e dunque ottenere la revoca della sospensione.
Questa eventualità, ricorda l’INPS, riguarda solo coloro che versano in povertà assoluta o che sono a rischio di emarginazione sociale o lavorativa.
RDC: cosa resta e cosa cambia dopo luglio
Con la circolare 61/2023 dello scorso 12 luglio, l’Istituto di Previdenza aveva già spiegato nel dettaglio le novità.
Nell’arco di tempo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023, ai sensi dell’articolo 1, comma 313, della legge di Bilancio n. 197/2022, il sussidio è riconosciuto per un massimo di sette mensilità. Sono però esclusi dallo stop di agosto i nuclei familiari che abbiano tra i loro componenti persone con disabilità, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età.
In tutti i casi la prestazione si ferma al 31 dicembre 2023, data dopo la quale entra in vigore la misura sostitutiva di RdC/PdC, ossia l’Assegno di Inclusione, con i suoi nuovi requisiti e platea di beneficiari.
A decorrere dal 1° gennaio 2024, scatta l’abrogazione delle previsioni di legge relativi al RdC, con l’eliminazione della prestazione.
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RDC: nuove regole da agosto 2023
- Per i beneficiari del Reddito di cittadinanza che ne erano già percettori al 31 dicembre 2022, per il 2023 il sussidio può essere erogato per massimo 7 mensilità e quindi c’è lo stop ad agosto.
- ESEMPIO: se al 31 dicembre 2022 il nucleo aveva percepito il RdC per due mesi, dal 1° gennaio 2023 percepirà la prestazione per ulteriori 12 mesi fino al 31 dicembre 2023 solo se nel suo nucleo sono presenti minori, disabili o ultrasessantenni.
- Se i 18 mesi di fruizione terminano prima del 31 luglio 2023 e, dopo il mese di sospensione, viene presentata una nuova domanda di rinnovo, il riconoscimento della misura non potrà eccedere le 7 mensilità complessive nell’anno 2023, tenendo conto anche dei mesi per i quali la misura è stata già percepita in corso d’anno.
- ESEMPIO 1: se al 31 dicembre 2022 il nucleo aveva percepito il RdC per due mesi, dal 1° gennaio 2023 potrà percepire ulteriori 7 mensilità (senza rinnovo) se non sono vi sono presenti minori, disabili oppure over 60.
- ESEMPIO 2: se lo stesso nucleo aveva già percepito 14 mensilità fino al 31 dicembre 2022, dal 1° gennaio 2023 potrà percepire le ulteriori 4 e, dopo un mese di sospensione, potrà fare una nuova domanda per 3 mensilità.
- ESEMPIO 3: se lo stesso nucleo aveva subito una sospensione per accertamenti di due mesi nel 2022 dopo 7 mesi di fruizione, da gennaio 2023 avrà diritto alle 2 mensilità arretrate per il 2022 e ad altre 7 per il 2023.
In conclusione, i beneficiari del 2022 senza diritto alla prosecuzione del sussidio fino a dicembre 2023, hanno comunque diritto a completare i loro 18 mesi di fruizione massima prevista dalle regole 2022, a patto che – rispettando lo stop di un mese prima della domanda di rinnovo – nell’arco del 2023 fruiscano in tutto di 7 mensilità.
Regole generali RDC per il 2023
Nei casi in cui resta la fruizione del Reddito di Cittadinanza fino a fine anno, si ricorda che:
- i giovani tra 18 e 29 anni che fanno parte di nuclei percettori di Reddito di Cittadinanza e che hanno lasciato la scuola prima dei 16 anni, non hanno diritto alla propria quota del RdC in caso di mancata frequenza di percorsi funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione;
- stesso discorso per i soggetto tra 18 e 65 anni, che hanno l’obbligo di sei mesi di formazione secondo il programma loro assegnato;
- per i percettori occupabili decade dal diritto al Reddito di Cittadinanza dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro congrua.
NB: I soggetti che non rispettano i sopra citati requisiti di istruzione obbligatoria alla data della domanda, dovranno essere segnalati in fase di richiesta del beneficio, e non avranno diritto alla propria quota fino a quando non avranno adempiuto all’obbligo.
Assegno Unico di luglio su RDC: quando arriva?
L’accredito dell’Assegno Unico arriva tra il 28 ed il 31 di luglio per i beneficiari di giugno e tra il 28 e il 31 agosto per i beneficiari di luglio. Come noto, infatti, l’AUU viene accreditato assieme alla ricarica del mese successivo a quello di spettanza, per consentire i necessari controlli sui requisiti.
Per chi perde il Reddito di Cittadinanza a partire da agosto, pertanto, è necessario presentare domanda a parte per poter ricevere da agosto l’Assegno Unico.
Bonus 150 euro sul RDC entro luglio
Entro il 31 luglio 2023 è atteso anche l’accredito del Bonus 150 euro ai percettori del Reddito di Cittadinanza che ancora non lo avevano ricevuto ma ne avevano diritto.