Il mercato del lavoro in Italia si caratterizza per evidenti segnali di ripresa,: alla fine del primo trimestre 2023, si registrava ha registrato un aumento netto di occupati pari a 513 mila unità (+2,3%) e, ad aprile, gli occupati hanno raggiunto quota 23 mln 446mila, portando il tasso di occupazione al 61%.
Stando a quanto emerso dall’indagine “Italiani e lavoro nell’anno della ripartenza”, elaborata dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, e presentata dell’ambito del Festival “Competenze e innovazione, il futuro del lavoro”.
Tra i settori che trainano la ripresa trainanti figurano edilizia, digitale e turismo, che rappresentano un potente volano della crescita. Se i giovani e gli over 55 sono protagonisti dell’incremento occupazionale, ad aumentare sono anche il lavoro a tempo indeterminato e la mobilità.
A ostacolare la crescita nel lungo periodo, tuttavia, è ancora la mancata corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e quelle richieste dalle imprese, soprattutto perché la digitalizzazione richiede figure professionali inedite e specializzate.
Come ha commentato Rosario De Luca, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro:
la digitalizzazione ormai rende imprescindibili figure professionali inedite, capaci di padroneggiare abilità finora ritenute non necessarie.
Per questo motivo, aziende e lavoratori sono chiamati a investire maggiormente su riqualificazione e innovazione, le due dimensioni che più stanno determinando cambiamenti nel mercato del lavoro.