Il Senato ha approvato definitivamente il provvedimento di conversione del Decreto Assunzioni PA che contiene disposizioni urgenti volte a potenziare e rafforzare la capacità amministrativa della Pubblica Amministrazione.
Con il Ddl 747 di conversione, con modificazioni, del DL 44, viene dato il via libera al testo che stabilisce nuove direttive in merito alle assunzioni di personale nella PA, in particolar modo a supporto dei piccoli Comuni e relativamente al comparto sicurezza.
Assunzioni di giovani nella PA fino al 2026
Viene anche stabilito che le Pubbliche Amministrazioni potranno assumere fino al 31 dicembre 2026, fino al 10% delle facoltà assunzionali, giovani laureati con contratto di apprendistato oppure studenti di età inferiore a 24 anni con contratto di formazione e lavoro, che saranno poi inquadrati nell’area funzionari.
Il 31 dicembre 2026 rappresenta la data entro cui le singole amministrazioni potranno attivare contratti a tempo determinato di apprendistato e di formazione e lavoro, stipulando anche convenzioni con gli atenei universitari per individuare studenti under 24 che abbiano concluso gli esami del piano di studi, da assumere a tempo determinato mediante contratto di formazione e lavoro.
Nei limiti delle facoltà assunzionali di ciascuna amministrazione, al termine dei contratti il rapporto di lavoro si potrà trasformare a a tempo indeterminato, se sussisteranno i requisiti per l’accesso al pubblico impiego e previa valutazione positiva del servizio prestato.
Reclutamento soft e circoscritto per contratti brevi
La flessibilità nelle assunzioni è concessa a determinate pubbliche amministrazioni. I contratti avranno durata massima di 36 mesi e potranno coinvolgere giovani laureati individuati su base territoriale attraverso avvisi pubblicati nel portale unico del reclutamento inPA.
Tramite un successivo decreto saranno messi a punto i criteri e le procedure per il reclutamento, della prova scritta e della valutazione dei titoli.
Fino al 31 dicembre 2026, per queste assunzioni basterà la prova scritta e saranno considerati idonei i candidati in graduatoria finale entro il 20% dei posti successivi all’ultimo rispetto a quelli a bando.
I concorsi unici potranno essere organizzati a livello territoriale, con domanda di partecipazione anche per un solo profilo tra quelli oggetto del bando limitatamente ad un solo ambito territoriale.