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Aumento pensioni minime da luglio: tutti gli importi INPS

di Barbara Weisz

23 Giugno 2023 08:34

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Adeguamento pensioni minime da luglio, nel cedolino anche gli arretrati da gennaio: istruzioni INPS, esempi di calcolo e importi per età e trattamento.

Con il cedolino di luglio, l’INPS pagherà la rivalutazione delle pensioni minime in misura pari all’1,5% e con  maggiorazione dell’assegno per i pensionati con almeno 75 anni, per i quali la minima è stata portata a 600 euro (+6,7%). In entrambi i casi, nel rateo pensione di luglio ci sono anche gli arretrati spettanti dal primo gennaio 2023, in base a quanto stabilito dalla Legge di Bilancio.

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I dettagli sono contenuti nel Messaggio INPS  2329/2023. Vediamo dunque a chi spetta l’incremento della pensione e di quanto, caso per caso.

Quanto dura l’aumento transitorio delle pensioni minime

Per sostenere il potere d’acquisto dei pensionati a fronte della crescita dell’inflazione, la Manovra 2023 (comma 130 della  legge 197/2022) ha previsto che «in via eccezionale, con decorrenza 1° gennaio 2023, con riferimento al trattamento pensionistico lordo complessivo in pagamento per ciascuna delle mensilità da gennaio 2023 a dicembre 2024, ivi compresa la tredicesima mensilità spettante, è riconosciuto in via transitoria un incremento di 1,5 punti percentuali per l’anno 2023, elevati a 6,4 punti percentuali per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni, e di 2,7 punti percentuali per l’anno 2024.

Ebbene, l’INPS non aveva ancora adeguato i trattamenti a queste regole, che finalmente trovano applicazione a partire dal rateo pensione di luglio, contestualmente al versamento degli arretrati finora maturati.

A quali categorie di pensione si applica

L’incremento spetta solo sulle pensioni INPS inferiori al trattamento minimo di 563,74 euro. Sono ammesse anche le pensioni integrate al trattamento minimo, anche in misura parziale o “cristallizzate”, e i trattamenti non integrati al minimo il cui importo a calcolo sia pari o inferiore al trattamento minimo INPS.

Sono invece escluse le prestazioni assistenziali (assegno sociale, pensione sociale, pensioni di invalidità) e i trattamenti di accompagnamento a pensione (come l’APE social).

Come si calcola la rivalutazione delle pensioni minime

L’incremento è versato automaticamente con la pensione di luglio 2023, assieme agli arretrati spettanti dal 1° gennaio 2023. In base alle regole sopra esposte, l’importo dell’incremento è pari a:

  • 1,5% per il 2023 per soggetti infra75enni;
  • 6,4% per il 2023 per i soggetti ultra75enni.

Se nel corso dell’anno 2023 il beneficiario compie i 75 anni di età, l’incremento viene adeguato dal mese successivo al compimento dell’età.

  • 2,7% per il 2024, senza distinzione di età.

Di quanto aumenta la pensione minima

In considerazione dell’importo della pensione minima, pari a 563,74 euro, i nuovi massimali sono rispettivamente pari a:

  • pensionati fino a 75 anni: 572,20 (incremento massimo = 8,46 mensile, l’1,5% di 563,74 euro);
  • pensionati ultra75enni = 599,82 (incremento massimo = 36,08 mensile, il 6,4% di 563,74 euro).

Esempi di calcolo

Pensioni di reversibilità

Nel caso delle pensioni ai superstiti cointestate, anche con pagamento disgiunto, il diritto all’incremento è valutato sulla base del trattamento complessivamente spettante a tutti i contitolari, poi ripartito tra i beneficiari in proporzione alla percentuale di pensione spettante.