Ammontano a 522.086 le aziende guidate da under 35 attive in Italia, una cifra positiva sul territorio nazionale che tuttavia rappresenta un record negativo in ambito europeo.
Nel corso del 2022, infatti, l’Italia è stato il Paese con il più alto numero di giovani tra 25 e 34 anni che non partecipano al mercato del lavoro, mostrando un tasso di inattività del 25,4%, molto superiore rispetto al 15% della media europea.
Questi dati sono emersi grazie al rapporto di Confartigianato che contiene l’Indice dei territori youth-friendly per impresa e lavoro, report che mostra anche la classifica delle regioni e delle province considerate “amiche” dei giovani imprenditori.
La Lombardia, in particolare, è la regione che offre ai giovani le condizioni migliori per lavorare e per fare impresa, seguita da Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige. Fanalino di coda, invece, sono Molise, Sardegna, Calabria, Sicilia e Basilicata.
I giovani – commenta Davide Peli, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato – sono il futuro del Made in Italy. Ma 1,6 milioni di under 35 fuori dal mercato del lavoro rappresentano un assurdo ‘spreco’, una vera e propria emergenza da affrontare rapidamente.