Nel Decreto Lavoro in Consiglio dei Ministri del 1° maggio, oltre al taglio del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti c’è in arrivo un innalzamento del limite dei fringe benefit, destinato esclusivamente a coloro che hanno figli.
Ne ha parlato il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo a un question time alla Camera.
Fringe benefit maggiorati alle famiglie
L’esecutivo destinerà, «con un prossimo provvedimento d’urgenza, i margini di bilancio disponibili per finanziare per l’anno in corso un nuovo taglio di contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e un innalzamento del limite del fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli».
L’unica indicazione sull’entità della misura arriva dalla sottosegretaria all’Economia, Lucia Albano: «Spero che si possa come minimo raddoppiare» ha dichiarato. Maggior prudenza, su questo fronte, da parte del viceministro Maurizio Leo. In ogni caso, le certezze si avranno il primo maggio con l’approvazione in Cdm.
Come funzionano oggi
Il tetto ordinario dei fringe benefit è oggi pari a 258 euro per tutti i dipendenti, dopo l’altalena registrata nel corso del 2022 per far fronte al caro energia (era stato temporaneamente innalzato prima a 600 e poi a 3mila euro, anche per consentire ai lavoratori di utilizzare questo strumento per pagare le bollette).
I fringe benefit possono essere beni o servizi che il datore di lavoro offre gratuitamente al dipendente, in aggiunta alla normale retribuzione. Hanno il vantaggio di essere esentasse. Il classico esempio sono i buoni pasto, ma ormai in molte imprese sono disponibili vere e proprie piattaforme di welfare aziendale, anche grazie alle norme che consentono di convertire in prestazioni di welfare i premi di risultato.
Le novità del Decreto Lavoro
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Il decreto Lavoro, lo ricordiamo, conterrà una lunga serie di altre misure, a partire dal taglio del cuneo fiscale a cui fa riferimento lo stesso Giorgetti. Si prevedono anche novità sulle causali dei contratti a termine, sul reddito di cittadinanza (arrivano gli strumenti che andranno fondamentalmente a sostituirlo), e ancora norme su assunzioni agevolate, pensioni, contratto di espansione, assegno unico.