La Garanzia per l’inclusione (GIL) sostituirà il Reddito di cittadinanza a partire dal 1° gennaio 2024, rivolgendosi ai nuclei familiari con almeno un componente minorenne, disabile o con più di 60 anni. In estrema sintesi, il Governo attua un forte restringimento della platea dei beneficiari del trattamento assistenziale, preservando tuttavia quelli che sono gli incentivi all’assunzione.
In base alle anticipazioni sul Decreto Lavoro, il cui approdo in Consiglio dei Ministri è previsto nelle prossime settimane, la GIL manterrà infatti bonus assunzione per i datori di lavoro che assumono i beneficiari della misura, incentivando così l’occupazione.
Garanzia per l’inclusione: cos’è e a chi si rivolge
Dal primo settembre, sempre in base alle anticipazioni, è in arrivo un sussidio temporaneo (PAL) per traghettare gli attuali beneficiari occupabili verso la nuova disciplina 2024, quando il RdC sarà sostituito da GAL e GIL.
- PAL (Prestazione di accompagnamento al lavoro): da settembre a dicembre 2023, i soggetti occupabili che prendevano il RdC potranno ottenere un sussidio mensile di 350 euro per un single o un contributo pari all’assegno precedente per le famiglie.
- GIL (Garanzia per l’inclusione): dal 2024, spetta con ISEE fino a 7.200 euro e solo per nuclei con almeno, in alternativa, un componente con disabilità, un minore, un soggetto con almeno 60 anni di età o titolare di assegno di invalidità civile. L’importo massimo sarà di 780 euro (500 euro + 280 per l’affitto) parametrato alla scala di equivalenza, per un massimo di 1.380 euro o 1.430 euro con un disabile grave. La durata sarà di 18 mesi rinnovabili per altri 12 (con sospensione di un mese).
- GAL (Garanzia per l’attivazione lavorativa): per chi non ha i sequisiti GAL, spetta dal 2024 il nuovo sussidio per nuclei con ISEE fino a 6mila euro ed età compresa tra 18 a 59 anni. Il sussidio mensile è di 350 euro per massimo 12 mesi per un single e di 525 euro per le coppie (anche se hanno figli).
Bonus assunzione GIL: esoneri contributivi
Dal prossimo anno, con l’introduzione della GIL, i datori di lavoro che ne assumono i beneficiari con contratto a tempo indeterminato, di apprendistato o con trasformazione da tempo determinato, godranno di un esonero totale dal versamento per 2 anni, nel limite di 8.000 euro annui. Per contratti a termine, l’esonero è ridotto del 50% e spetta per massimo un anno nel limite di 4.000 euro.
Requisiti per il bonus ai datori di lavoro
Per beneficiare del bonus assunzione, i datori di lavoro dovranno inserire l’offerta di lavoro nel SIISL, il nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, ossia la nuova piattaforma digitale prevista dalla riforma del Reddito di Cittadinanza. Gli incentivi saranno riconosciuti anche alle agenzie per il lavoro che medieranno l’assunzione tramite piattaforma dedicata.
Compatibilità con altri incentivi assunzione
Le agevolazioni previste dalla GIL sono compatibili e cumulabili con quelle previste dalla Legge di Bilancio 2023 per l’assunzione di giovani under 36 e donne, aumentando le opportunità di occupazione per queste categorie.
Agevolazioni GIL per avvio attività autonome
I beneficiari della GIL che avviano un’attività lavorativa autonoma, di impresa individuale o una società cooperativa entro il primo anno di fruizione del beneficio, riceveranno un contributo addizionale pari a 6 mensilità della Garanzia per l’inclusione, nel limite di 500 euro mensili. Le modalità saranno definite da un decreto interministeriale.
Si tratta di una rivisitazione del bonus che era concesso ai titolari di RdC per avviare un’attività autonoma, ottenendo sei mesi di sussidio in un’unica tranche.