Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo con l’Università Luiss Guido Carli per la ricessione dei bonus edilizi e dei crediti da Superbonus, per un valore fiscale di 60 milioni di euro, utilizzando l’opzione concessa dal Decreto Aiuti per sbloccare il mercato, ossia cedendo i crediti già acquistati alle imprese e liberando così capacità fiscale.
Dopo Finanza.tech e Unicredit (che dal 3 aprile acquista crediti di propri clienti imprese e professionisti per interventi edilizi 2022, fino a 600mila euro, ad un prezzo che va dal 70 all’85%), dunque, un nuovo importante annuncio per lo smobilizzo dei crediti incagliati legati alle agevolazioni edilizie.
Intesa Sanpaolo, assieme al partner Deloitte, ha operato fin dal 2020 su piattaforma online dedicata ai clienti, acquisendo finora 16 miliardi di crediti fiscali (il 50% del mercato) facendosi carico di 200mila richieste di cessione per oltre 70mila clienti in relazione a 160.000 immobili. Per quanto concerne la ricessione, ha invece avviato contratti per oltre 6 miliardi di euro.
L’iniziativa coinvolgerà numerose imprese del territorio, a supporto al settore delle costruzioni. Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo commenta così:
auspichiamo che seguano presto nuove iniziative con altre imprese del territorio, che possano cogliere un vantaggio fiscale significativo e, al tempo stesso, contribuire ad un’iniziativa a sostegno del Sistema Italia.
Il Direttore Generale della Luiss, Giovanni Lo Storto, ha aggiunto:
Grazie all’accordo con Intesa Sanpaolo, consolidiamo ulteriormente il costante impegno dell’Ateneo nelle tematiche ESG. È una iniziativa che auspichiamo possa essere seguita da altre realtà del Lazio, e non solo, e che conferma come le università possano rappresentare hub in grado di generare un impatto concreto e positivo nel territorio in cui operano.