Rimborso INPS per l’eccedenza trattenuta sui ratei soggetti al nuovo limite di impignorabilità delle pensioni per tutti i procedimenti esecutivi «pendenti» – cioè per i quali non era stata notificata ordinanza di assegnazione all’Istituto di previdenza – al 22 settembre 2022 (data di entrata in vigore della nuova soglia).
Rimborso sul pignoramento pensione
Le Strutture territoriali dell’INPS provvederanno al ricalcolo e rimborso qualora le trattenute non risultino in linea con la nuova soglia, da ottobre 2022. In pratica, gli importi accantonati verranno distinti con riferimento all’arco temporale in cui si collocano, e in particolare:
- fino al rateo di pensione di settembre 2022 (antecedente all’entrata in vigore del Decreto Aiuti bis), gli importi rimarranno accantonati in attesa della notifica dell’ordinanza di assegnazione e delle istruzioni in essa contenute;
- dal rateo di pensione di ottobre 2022, gli importi saranno oggetto di rimodulazione o azzeramento, con conseguente rimborso al pensionato debitore di quanto trattenuto in eccedenza rispetto ai nuovi limiti previsti dal dl 115/2022.
Come e quando arriva il rimborso INPS
I rimborsi saranno effettuati d’ufficio dall’INPS, a cura delle Strutture territorialmente competenti, con accredito sui trattamenti pensionistici degli interessati nel rispetto delle tempistiche imposte da ragioni di natura tecnico-procedurale e contabile. Il pensionato, quindi, non deve presentare domanda.
Tutte le regole applicative sono contenute nella circolare 38/2023, che riguarda le novità introdotte con l’articolo 21-bis del decreto legge 115/2022. In base alle quali «le somme da chiunque dovute a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione o di altri assegni di quiescenza non possono essere pignorate per un ammontare corrispondente al doppio della misura massima mensile dell’assegno sociale, con un minimo di mille euro. La parte eccedente tale ammontare è pignorabile nei limiti previsti dal terzo, dal quarto e dal quinto comma nonché dalle speciali disposizioni di legge».
Il precedente limite ai pignoramenti sulle pensioni era pari all’assegno sociale aumentato della metà. Quindi, il tetto è stato alzato (al doppio dell’assegno sociale) ed è stato introdotto il minimo di mille euro, che prima non era previsto. L’importo dell’assegno sociale per il 2022 era pari a 469,03 euro, mentre nel 2023 è pari a 503,27 euro.