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Reddito di Cittadinanza: come fare domanda 2023

di Alessandra Caparello

Pubblicato 17 Febbraio 2023
Aggiornato 17 Aprile 2023 11:13

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Ultimi mesi per ottenere il Reddito di Cittadinanza: cosa è cambiato nel 2023 e chi è rimasto con le vecchie regole, come richiedere il sussidio RdC.

Cambia il Reddito di Cittadinanza, il sussidio mensile per i meno abbienti. Istituito per la prima volta nel 2019, quest’anno è oggetto di importanti novità contenute nella Legge di Bilancio, che ne ha anche sancito lo stop definitivo dal 2024. Con una fase transitoria negli ultimi 4 mesi del 2023. Da settembre cambiano dunque requisiti e importi, mentre al momento restano ancora validi i requisiti e gli importi applicati da gennaio (comprensivi di rivalutazione Istat).

=> Calcola il RdC 2023

Lo scenario 2023-2024 è al momento interessato da due novità legislative: la prima è la legge 29 dicembre 2022, n. 197 (la Manovra 2023) che ha disposto modifiche alla disciplina del Reddito e della Pensione di Cittadinanza applicabile nel 2023, in vista della loro soppressione nell’ambito di una più ampia riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva; la seconda è il Decreto Lavoro attualmente allo studio del Governo, in merito al quale sono emerse le prime anticipazioni.

Vediamo intanto come si applica oggi lo trumento, cosa è cambiato per alcuni soggetti e chi ha mantenuto le vecchie regole, anche in termini di durata del sussidio, in attesa di conferme sulle novità da settembre 2023 e poi conla riforma vera e propria da gennaio 2024.

Reddito di Cittadinanza: chi può fare richiesta oggi

Nel 2023, con scadenza ultima nel mese di agosto, per avere diritto al Reddito di Cittadinanza, il nucleo familiare deve possedere congiuntamente i seguenti requisiti, che tuttavia sono al momento oggetto di una procedura d’infrazione UE:

  • cittadinanza UE o del permesso di soggiorno UE di lungo periodo o residenza in Italia da almeno dieci anni;
  • patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
  • patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro, incrementabile di 2.000 euro per ogni ulteriore componente, fino a 10.000 euro (ulteriormente incrementabile di 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo); ulteriori incrementi sono ammessi in caso di componenti in condizioni di disabilità;
  • non possesso di veicoli nuovi o di grossa cilindrata o di navi o imbarcazioni da diporto;
  • reddito familiare inferiore ad un importo di 6.000 euro, moltiplicato per il parametro definito da una scala di equivalenza (soglia elevata a 7.560 euro per la Pensione di Cittadinanza e 9.360 per nuclei in affitto);
  • ISEE inferiore a 9.360 euro.

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Requisiti RdC fino ad agosto 2023

Non può avere il Reddito di Cittadinanza il soggetto disoccupato a seguito di dimissioni volontarie, nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa. Sono esclusi anche i soggetti sottoposti a misura cautelare personale, nonché condannati in via definitiva, nei 10 anni precedenti la richiesta, per determinati delitti.

La Legge di Bilancio 2023 riduce anche la durata del beneficio nel 2023 a 7 mensilità contro i 18 mesi rinnovabili precedenti. La riduzione del periodo di fruizione del Reddito di Cittadinanza non si applica ai nuclei al cui interno siano presenti:

  • componenti con disabilità come definita ai fini ISEE (ai sensi del P.C.M n. 159 del 2013),
  • minorenni o persone con almeno sessant’anni di età.

Inoltre, nel caso di stipulazione di contratti di lavoro stagionale o intermittente, il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione dell’importo a cui il nucleo ha diritto, entro il limite massimo di 3.000 euro lordi. Sono quindi comunicati all’INPS esclusivamente i redditi eccedenti tale limite massimo con riferimento alla parte eccedente.

Altra novità prevista da quest’anno è che la componente del reddito di cittadinanza pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto in affitto, corrisposta ad integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione in locazione fino ad un massimo di euro 3.360 annui, sia erogata direttamente al locatore dell’immobile risultante dal contratto di locazione che la imputa al pagamento parziale o totale del canone (al momento, tuttavia, non c’è ancora il decreto attuativo della misura, per cui tale quota viene ancora versata al titolare di RdC).

Come fare domanda di Reddito di Cittadinanza

La domanda per il Reddito di cittadinanza può essere presentata:

  • online sul sito dedicato (www.redditodicittadinanza.gov.it/login/login-richieste)
  • presso i Centri di Assistenza Fiscale (CAF)
  • dopo il quinto giorno di ciascun mese, presso gli uffici postali,
  • sul sito INPS (www.inps.it) con SPID, Carta Nazionale dei Servizi e Carta di Identità Elettronica (per il cittadino, direttamente da qui).

Sono necessarie le seguenti informazioni e documenti:

  • documento di riconoscimento e codice fiscale del richiedente;
  • eventuale permesso di soggiorno;
  • se uno dei componenti del nucleo familiare ha già un lavoro: eventuale contratto di lavoro del componente;
  • contratto di affitto registrato (in caso di residenza in locazione);
  • Patrimonio Mobiliare saldo al 31/12/2021 (Conto Corrente, Carta Prepagata, Libretto di risparmio, conto deposito titoli ed obbligazioni, buoni fruttiferi, assicurazione sulla vita);
  • Patrimonio Immobiliare al 31/12/2021 (visura catastale di tutti i fabbricati e terreni ubicati in Italia e debito residuo del mutuo per acquisto di immobili),
  • Attestazione ISEE 2023.

I modelli da compilare

Quando arriva la risposta

Una volta acquisita la domanda di RdC, l’INPS invia al richiedente un messaggio con la ricevuta di presa in carico. A quel punto verifica i requisiti, anche incrociando i dati con quelli presenti nelle altre banche dati pubbliche (tributarie e giudiziarie) e alla comunica l’esito al richiedente via email o SMS ai recapiti inseriti al momento della richiesta.

Se l’INPS tarda a rispondere, per monitorare lo stato di avanzamento della richiesta di RdC basta accedere al portale Redditodicittadinanza.gov.it o al sito INPS, alla sezione Pratiche. Se la domanda è respinta in questo spazio è possibile conoscerne il motivo.

Se la domanda è accettata, il neo-percettore viene convocato da Poste Italiane per ricevere la Carta RdC, caricata secondo l’importo mensile indicato dall’INPS. Il numero di protocollo del Reddito di Cittadinanza assegnato è indicato nel primo SMS dell’INPS: in caso di smarrimento è possibile recuperarlo dal sito online INPS (Lista domande ed esiti, sezione “Reddito di Cittadinanza”) o contattando l’Istituto al numero verde 800 666 888.

La riforma RdC: PAL, GIL e GAL

Da settembre 2023 è previsto uno strumento provvisorio, denominato PAL, fino a dicembre. Poi, dal 1° gennaio 2024, entrerà in vigore la riforma del RdC, che viene sostituito dalle due misure GIL (nuclei a basso reddito con componenti svantaggiati) e GAL (nuclei in povertà assoluta).