Guida alle misure INPS in Legge di Bilancio 2023

di Barbara Weisz

17 Gennaio 2023 18:43

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Quota 103, Opzione Donna, rivalutazione pensioni, APE Sociale, assunzioni, RdC, congedi, Assegno unico: guida INPS alle misure in Manovra.

Non solo pensioni: fra le misure contenuta nella Legge di Bilancio 2023 che riguardano direttamente l’INPS ci sono anche le agevolazioni sulle assunzioni, le novità sul Reddito di Cittadinanza, il Bonus Psicologo, gli aumenti dell’Assegno Unico, lo Smart Working per i lavoratori fragili, le norme sugli ammortizzatori sociali.

L’istituto di previdenza ha pubblicato un dossier su tutte le norme contenute in Manovra che riguardano pensioni, lavoro e Welfare. Vediamo una breve panoramica.

Rivalutazione pensioni

Sono state rimodulate le percentuali di perequazione. L’indicizzazione 2023 è piena, quindi al 7,3%, per i trattamenti fino a quattro volte il minimo, mentre si applicano altre percentuali agli assegno più alti. Questo lo schema:

Le percentuali sopra esposte si applicano sempre all’aliquota di rivalutazione piena 2023, pari al 7,3%. Quindi, per fare un esempio, i trattamenti fra quattro e cinque volte il minimo, che come si vede si rivalutano all’85%, applicano un’aliquota del 6,2%. C’è poi una misura che riguarda le pensioni minime, con un aumento dell’1,5%, che sale al 6,4% per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni (per i quali quindi la pensione minima sale a 600 euro). C’è poi un aumento del 2,7% nel 2024.

Quota 103

La nuova forma di flessibilità in uscita che prende il posto della quota 102 prevede 41 anni di contributi e 62 anni di età da maturare entro il 31 dicembre 2023. Il trattamento non può superare cinque volte il minimo (2.818,65 euro al mese lordi), fino alla maturazione della pensione di vecchiaia. Si applicano le finestre mobili, pari a tre mesi per i dipendenti del privato e sei mesi per i lavoratori pubblici.

I lavoratori che, pur avendo maturato il requisito per la Quota 103, decidono di rimanere in servizio, possono chiedere una somma corrisposta direttamente in busta paga pari alla contribuzione normalmente a carico del lavoratore (9,19%). Viene, quindi, stabilito un esonero relativo al versamento da parte del datore di lavoro con la finalità di incentivare la prosecuzione dell’attività lavorativa (sull’esempio del cosiddetto bonus Maroni). Le modalità di attuazione saranno dettate da apposito decreto interministeriale.

Opzione Donna

Viene proroga l’Opzione Donna con una serie di modifiche. Accedono le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2022 hanno 35 anni di contributi e il seguente requisito di età:

  • 58 anni, per le lavoratrici con almeno due figli;
  • 59 anni, per le lavoratrici con un figlio;
  • 60 anni, per le lavoratrici senza figli.

E’ però necessario avere almeno uno dei seguenti altri requisiti:

  • caregiver: assistono, al momento della richiesta, e da almeno sei mesi, il coniuge, parenti o affini con handicap in situazione di gravità 2;
  • invalidità civile non inferiore al 74%;
  • lavoratrici licenziate o dipendenti da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto per crisi aziendale. In quest’ultimo caso, si applica il requisito anagrafico dei 58anni.

APE Sociale

Sempre in materia di pensioni, è infine prorogato per il 2023 l’APE Sociale, con le stesse regole attualmente previste: 63 anni di età e un’anzianità contributiva tra i 30 e i 36 anni, a seconda della categoria di appartenenza. Ci vogliono 30 anni di contributi per disoccupati, invalidi almeno al 74%, e caregiver, e 36 anni per gli addetti a mansioni gravose. Le mansioni gravose sono 23, eccole:

  • Professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate;
  • Tecnici della salute;
  • Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
  • Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
  • Operatori della cura estetica;
  • Professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati;
  • Artigiani, operai specializzati, agricoltori;
  • Conduttori di impianti e macchinari per l’estrazione e il primo trattamento dei minerali;
  • Operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
  • Conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilate;
  • Conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
  • Operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
  • Conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
  • Conduttori di mulini e impastatrici;
  • Conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
  • Operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
  • Operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
  • Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
  • Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
  • Personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
  • Portantini e professioni assimilate;
  • Professioni non qualificate nell’agricoltura, manutenzione del verde, allevamento, silvicoltura e pesca;
  • Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni.

Per operai edili, ceramisti e per i conduttori di impianti per la formatura di articoli in ceramica e terracotta il requisito dell’anzianità contributiva è ridotto a 32 anni. Per le lavoratrici è prevista una riduzione dei requisiti contributivi pari a 12 mesi per ciascun figlio nel limite massimo di due anni.

Assunzioni agevolate

Sono stati prorogati gli esoneri contributivi per una serie specifica di assunzioni agevolate, che l’INPS riepiloga nel seguente schema:

Voucher lavoro

Elevato da 5mila a 10mila euro il limite generale dei compensi erogabili per le prestazioni occasionali, anche per il Libretto Famiglia. Restano il tetto di 5mila euro di compenso massimo che può essere percepito da ciascun prestatore nel corso dell’anno civile, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, e di 2.500 euro per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore.

I nuovi voucher lavoro possono essere usati dai datori di lavoro che hanno fino a dieci dipendenti a tempo indeterminato (e non più cinque), alberghi e strutture del turismo sono equiparati agli altri utilizzatori. Modificata la disciplina delle prestazioni occasionali in agricoltura, che non verranno più gestite tramite piattaforma CPO, ma per le quali è prevista l’introduzione (in via sperimentale per il biennio 2023-2024) di forme semplificate di utilizzo di prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato, con diverse condizioni, tra cui un tetto di 45 giornate lavorative per ciascun lavoratore impiegato e l’appartenenza a particolari categorie. Altro requisito: non essere stati occupati con rapporto di lavoro subordinato in agricoltura nel triennio precedente (fanno eccezione i pensionati).

Reddito di cittadinanza

Il rdc avrà un limite massimo di 7 mensilità per l’anno 2023 e ne è prevista l’abolizione dal 2024. I beneficiari tra i 18 e i 65 anni sono vincolati a un periodo di formazione obbligatoria di almeno 6 mesi, pena la decadenza dal beneficio. Coloro che non hanno adempiuto all’obbligo scolastico, e hanno tra i 18 e i 29 anni, analogamente potranno fruire della prestazione solo frequentando i percorsi di istruzione funzionali all’adempimento dell’obbligo. Viene inoltre esplicitamente previsto che tutti i percettori siano impiegati nei Progetti Utili alla Collettività (PUC) organizzati dai Comuni e che, in caso di rifiuto della prima offerta lavorativa utile, scatti immediata la decadenza dalla prestazione.

La quota di reddito di cittadinanza relativa al canone di affitto non viene più assegnata al beneficiario ma corrisposta, fino a un massimo di 3mila 360 euro annui, direttamente al locatore. Infine, il RC è compatibile con contratti di lavoro stagionale o intermittente, entro il limite massimo di 3mila euro.

Assegno unico

Dal primo gennaio 2023, per l’Assegno Unico figli diventa strutturale l’equiparazione tra figlio minore e figlio maggiorenne disabile e a carico, che sussiste anche tra figlio minore – a carico e disabile – e figlio di età inferiore a 21 anni, sempre disabile e a carico. Le famiglie con minori disabili nel nucleo vedranno prorogato anche l’importo aggiuntivo di 120 euro sull’assegno mensile, maggiorazione prevista per i nuclei con ISEE non superiore a 25mila euro e percezione di ANF nel 2021.

Inoltre, sono previste le seguenti maggiorazioni:

  • 50% per il primo anno di vita dei figli;
  • ulteriore 50% per i nuclei numerosi, famiglie composte da 3 o più figli, per ciascun figlio in età compresa tra uno e tre anni, con ISEE pari o inferiore a 40mila euro;
  • 50% la maggiorazione forfettaria prevista per i nuclei con quattro o più figli a carico.

Infine, dal primo luglio 2023, la presentazione della DSU avverrà prioritariamente attraverso l’utilizzo della modalità ISEE precompilato, ferma restando la possibilità per l’utente di ricorrere alla DSU, dichiarazione sostituiva unica, in via ordinaria.

Altre misure in Manovra che coinvolgono l’INPS

  • Congedo parentale: per un mese, nell’ambito di quelli previsti di congedo parentale, e fino al sesto anno di vita del bambini, incremento dell’indennità di congedo parentale all’80% della retribuzione, rispetto al 30% finora vigente, utilizzabile dalla madre o dal padre.
  • Bonus Psicologo: pari a 1500 euro a persona.
  • Smart working: confermato il diritto per i lavoratori fragili fino al 31 marzo 2023.
  • Ammortizzatori sociali: rifinanziati il Fondo sociale per occupazione e formazione (250 milioni di euro) per consentire altri 12 mesi di cassa integrazione straordinaria (ci sono voci specifiche per varie categorie e crisi aziendali specifiche), e il Fondo per il sostegno economico temporaneo dei lavoratori dello spettacolo (60 milioni), per introdurre un’indennità legata al carattere strutturalmente discontinuo delle prestazioni lavorative.
  • Borse di studio agli universitari disabili vengono escluse dai limiti reddituali collegati all’assegno mensile di assistenza riconosciuto agli invalidi civili parziali e totali, ai sordi, ai civili ciechi assoluti o parziali.
  • Carta risparmio spesa: è stato istituito un fondo con una dotazione di 500 milioni, il beneficio riguarda soggetti con ISEE fino a 15mila euro, copre l’acquisto di beni alimentari di prima necessità secondo le indicazioni ministeriali che verranno fornite in corso d’anno.
  • Fondo ministeriale per i pacchi alimentari ai soggetti in condizioni di povertà assoluta, con l’invenduto della distribuzione alimentare.