Pensione e Reddito di Cittadinanza proseguono anche nel 2023, come strumenti di welfare pensati per offrire un sussidio mensile ai meno abbienti, in parallelo a un percorso di ricollocamento lavorativo.
Ricordiamo però che la Legge di Bilancio 2023 è intervenuta prevedendo una radicale riforma, prima della sua abolizione nel 2024 il cui obiettivo sarà quello di sostituire il sussidio con altri strumenti di sostegno alla povertà, da un lato, e di inserimento nel mondo del lavoro, dall’altro.
A fronte di queste novità, in molti stanno chiedendo alla nostra redazione se e quando arriverà la ricarica della card RdC e PdC a gennaio 2023 e cosa cambierà per i titolari del sussidio nel corso del prossimo anno. Vediamo dunque di dare una risposta a questi e altri dubbi in merito a Pensione e Reddito di Cittadinanza.
Quando arriva la ricarica RdC e PdC a gennaio 2023?
Coloro che continuano ad aver diritto a Reddito e Pensione di Cittadinanza anche a gennaio 2023, riceveranno la ricarica della card RdC e PdC intorno al 27 gennaio. I nuovi percettori a partire dal 15 gennaio, insieme alla consegna della carta di pagamento.
=> Pagamenti INPS: il calendario di gennaio 2023
Come sarà il Reddito di Cittadinanza 2023?
Dal 2023, per effetto delle modifiche apportate a Reddito e Pensione di Cittadinanza dalla Manovra finanziaria:
- gli occupabili senza soggetti fragili nel nucleo avranno il sussidio per massimo 7 mensilità e solo se si risiede e vive in Italia. Questo ad eccezione dei nuclei con minori, anziani (over 60) o disabili, che continueranno a ricevere il Reddito di Cittadinanza per tutto l’anno, fino all’entrata in vigore della riforma della misura, programmata per il 2024;
- il lavoro stagionale diventa compatibile fino ad un reddito di 3mila euro;
- formazione o riqualificazione professionale di almeno 6 mesi sono obbligatorie per i soggetti occupabili;
- i giovani tra 18 e 29 anni che non hanno assolto all’obbligo scolastico dovranno iscriversi e frequentare un corso di formazione finalizzato al conseguimento del titolo (“percorsi di istruzione degli adulti di primo livello”);
- scatta la decadenza dopo il rifiuto della prima offerta di lavoro (è stata eliminata la parola “congrua”);
- i percettori del RdC saranno inseriti in progetti locali di pubblica utilità;
- la quota aggiuntiva per pagare l’affitto sarà indirizzata direttamente al locatore;
- chi si trova in stato di povertà assoluta riceverà anche il reddito alimentare con il diritto a beni di prima necessità.
Cosa hanno deciso per il Reddito di Cittadinanza?
Dal 2024 il Reddito di Cittadinanza verrà abolito, per essere sostituito da due srumenti di inclusione: uno per la lotta alla povertà degli inabili al lavoro e l’altro per le politiche attive delle persone occupabili.