Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio il 1° gennaio 2023, diventano immediatamente operative le nuove disposizioni per i beneficiari del Reddito di Cittadinanza: per i soggetti occupabili, il RdC sarà corrisposto per 7 mensilità nel corso dell’anno. Lo prevede il nuovo testo della Manovra economica, dopo le ultime modifiche alla Camera:
Nelle more di un’organica riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 la misura del reddito di cittadinanza […] è riconosciuta nel limite massimo di 7 mensilità.
I nuclei con minori, anziani o disabili continueranno a ricevere il Reddito di Cittadinanza per tutto l’anno, fino all’entrata in vigore della riforma della misura, programmata per il 2024. Nello specifico, sono esonerati dalla riduzione a 7 mensilità i seguenti beneficiari:
Le disposizioni […] non si applicano in caso di nuclei familiari al cui interno vi siano persone con disabilità come definita ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n. 159, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età.
In base alle nuove regole, per i vecchi e nuovi titolari del sussidio, il Reddito decade dopo il primo rifiuto di una qualunque offerta di lavoro. A questo proposito, tuttavia, è atteso un decreto ministeriale del Lavoro per dettagliare i termini dell’offerta, non più congrua secondo i “vecchi” canoni ma in base ai “nuovi”.
Un requisito aggiuntivo per gli attuali beneficiari, è che i giovani tra 18 e 29 anni che non hanno assolto all’obbligo scolastico dovranno iscriversi e frequentare un corso di formazione finalizzato al conseguimento del titolo (“percorsi di istruzione degli adulti di primo livello”). Diversamente, il Reddito decade.
Non solo: sempre in base alle novità della Manovra 2023, i soggetti occupabili dovranno obbligatoriamente svolgere sei mesi di formazione o di riqualificazione professionale.
In caso di mancata frequenza al programma assegnato il nucleo familiare del beneficiario del reddito
di cittadinanza decade dal diritto alla prestazione.
Per incentivare l’occupazione, è inoltre previsto che per i titolari di RdC che firmano un contratto di lavoro stagionale o intermittente:
il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico, entro il limite massimo di 3.000 euro lordi.
L’ultima novità per i percettori di RdC è che, per i soggetti ai quali è accreditata una quota aggiuntiva sull’importo spettante per pagare l’affitto, previa comunicazione all’INPS dei dati del proprietario di casa, l’accredito di tale componente 2023 del sussidio sarà indirizzato direttamente al locatore (le disposizioni attuative saranno emanate entro 60 giorni).
Per chi si trova in stato di povertà assoluta, viene istituito anche il reddito alimentare con il diritto a beni di prima necessità.