Con il via libera da parte del Consiglio dei Ministri al rinnovo del Contratto Istruzione e Ricerca relativo al triennio 2019-2021, sono in arrivo aumenti retributivi e indennità a favore di una platea che conta complessivamente 1.232.248 dipendenti.
I lavoratori coinvolti nel rinnovo del CCNL sono i 1.154.993 dipendenti appartenenti al settore Scuola e AFAM, tra cui 850 mila docenti, oltre a 77.255 lavoratori attivi nei settori Università (con esclusione dei docenti) ed Enti di ricerca.
Il nuovo contratto prevede un incremento del trattamento tabellare e delle indennità:
- incremento medio lordo mensile per 13 mensilità e per tutto il comparto, pari a 98 euro;
- per i docenti incrementi lordi di 101 euro mensili (4,2%) e, nel mese di dicembre, somma una tantum a titolo di arretrato per il periodo 2019-2021 pari a 2540 euro medi lordi.
Istruzione e ricerca sono due settori fondamentali per la crescita del nostro Paese.
“In questo momento difficile, dobbiamo mettere i lavoratori nelle condizioni di dare il meglio, anche attraverso una retribuzione che tenga conto del loro ruolo” ha dichiarato il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo.