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Conguagli, bonus e aumenti pensione: nuova guida ai pagamenti INPS

di Barbara Weisz

3 Novembre 2022 12:00

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Dossier INPS su tutti gli incrementi della pensione che accompagnano i contribuenti fino a fine 2022, come aiuto contro l'aumento dell'inflazione.

L’INPS ha pubblicato un nuovo dossier dedicato all’incremento delle pensioni di fine 2022, con le perequazioni e l’indennità del Bonus 150 euro. L’approfondimento propone il calendario degli aumenti e spiega i calcoli alla base della perequazione delle pensioni e dei conguagli previsti dai Decreti Aiuti bis e ter.

Nello specifico, il DL Aiuti bis ha previsto le anticipazioni a partire da ottobre della perequazione e in novembre del recupero dell’inflazione, mentre il DL Aiuti ter ha previsto una nuova indennità da 150 euro, da versare in novembre.

Di conseguenza, in ottobre è arrivata la prima rata dell’anticipo del 2% sulla perequazione 2023, con il cedolino di novembre ai pensionati sta arrivando la rivalutazione dello 0,2% a recupero dell’inflazione 2022 e fino a dicembre continua ad arrivare l’incremento del 2%, calcolato pro quota anche sulla tredicesima mensilità.

Ecco nel dettaglio, le regole e lo stato dei pagamenti da parte dell’INPS.

Perequazione Pensioni del 2%

Quella erogata a fine 2022 è un anticipo di parte della perequazione pensioni che scatterà dal primo gennaio 2023 in considerazione del balzo dell’inflazione. Per la precisione è:

un incremento del 2% dell’importo delle pensioni in pagamento ad ottobre, novembre e dicembre (compresa la tredicesima) […] interessa chi riceve un trattamento pensionistico mensile non superiore a 2.692 euro lordi (circa 35 mila euro l’anno).

Dunque, i pensionati che prendono meno di 35mila euro annui, da ottobre a dicembre 2022 hanno una rivalutazione dell’assegno del 2%. E’ una platea di circa 11,5 milioni di persone. In termini di importo, ecco gli incrementi suddivisi per fasce:

  • da 0 euro a 2.097,40 euro, incremento massimo di 41,95 euro;
  • da 2097,41 euro a 2.621,75 euro, incremento di ulteriori 9,44 euro (in tutto fino a 51,39 euro);
  • da 2621,76 euro a 2.692,00 euro, incremento di ulteriori 1,05 euro (in tutto aumento fino a 52,44 euro)
  • da 2692,01 euro a 2744,44 euro, per gli importi di pensione compresi in questa fascia, opera la clausola di salvaguardia che prevede l’incremento attribuito come differenza tra l’importo della pensione e il limite di  2744,44 euro.

Questo aumento è già stato pagato per i mesi di ottobre e novembre e arriverà anche con la pensione di dicembre e con la tredicesima, in proporzione ai ratei spettanti. Sul cedolino pensione, consultabile in MY INPS, questo aumento è inserito con la voce “Incremento D.L. Aiuti bis”. La perequazione si applica a:

  • Pensioni dirette e ai superstiti, anche integrate al trattamento minimo;
  • Trattamenti erogati dall’assicurazione generale obbligatoria e delle relative gestioni per i lavoratori autonomi;
  • Fondi sostitutivi, esclusivi ed esonerativi della medesima e dei fondi integrativi e aggiuntivi.
  • Pensioni di inabilità e sull’assegno mensile di assistenza;
  • Pensione per sordi e per ciechi.
  • Pensioni di inabilità e sull’assegno mensile di assistenza;
  • Pensione per sordi e per ciechi.

Ricordiamo che ci sono alcune prestazioni escluse da questa perequazione:

  • Indennità di accompagnamento;
  • Indennità per ciechi parziali;
  • Indennità per ciechi assoluti;
  • Indennità di comunicazione;
  • Indennità di frequenza;
  • Indennità di talassemia.

Recupero inflazione 0,2%

La perequazione definitiva dell’inflazione per l’anno 2022 è pari allo 0,2% e, sempre in base al Decreto Aiuti bis, è stata anticipata a novembre. Sul cedolino pensione si può consultare sotto la voce “Conguaglio arretrati“.

Da gennaio 2023 scatterà poi la rivalutazione per tutti gli aventi diritto in base ai dati sull’inflazione del 2022, che si prevede in forte crescita. Da questa rivalutazione bisognerà sottrarre il 2% anticipato nell’ultimo trimestre del 2022.

Il Bonus 150 euro

E’ il beneficio previsto dal Decreto Aiuti ter, a favore dei pensionati residenti in Italia con un reddito assoggettabile ad IRPEF non superiore a 20mila euro. Viene pagato d’ufficio con la mensilità di novembre. La voce di cedolino che segnala l’attribuzione dell’indennità una tantum è “IND. UNA TANTUM Dl AIUTI TER“.