E’ una delle anticipazioni fornite da Giorgia Meloni: nella Legge di Bilancio ci sarà la proroga di un anno per gli strumenti di flessibilità in uscita, così da evitare a gennaio il ritorno ai soli requisiti Fornero per la pensione, 67 anni per quella di vecchiaia (con almeno 20 anni di contributi) o 42 anni e dieci mesi, uno in meno per le donne, per la pensione anticipata.
Su Opzione Donna e APE Sociale non sembrano esserci elementi critici, mentre sul sistema delle quote ci sono proposte di modifica sia dei sindacati sia di alcune forze interne alla maggioranza.
Vediamo tutto.
Le modifiche alla Quota 102
La Quota 102 richiede oggi 64 anni di età e 38 di contributi maturati entro il 31 dicembre 2022. La Lega vedrebbe di buon occhio uno spostamento verso la Quota 41 con un tetto anagrafico, per esempio 61 anni di età, oppure 40 anni di contributi e 62-63 di età (in quest’ultimo caso, diventerebbe Quota 103). I sindacati non sembrano contrari a nessuna di queste ipotesi. La quadra andrà trovata in base alle risorse disponibili.
Opzione Donna 2023
Il requisito attuale per l’Opzione Donna prevede la maturazione di 58 o 59 anni di età, rispettivamente per dipendenti e autonome, e 35 anni di contributi, complessivamente maturati entro il 31 dicembre 2021. La proroga di un anno sposterebbe questo termine al 31 dicembre 2022 includendo alle dipendenti nate nel 1964 e alle autonome nate nel 1963, sempre nel rispetto del requisito contributivo dei 35 anni. Questa scelta prevede sempre il ricalcolo contributivo della pensione.
APE Sociale 2023
L’APE Sociale consente di andare in pensione a 63 anni a quattro categorie di lavoratori, che devono avere 30 o 36 anni di contributi versati a seconda dei casi: 30 anni di contributi per disoccupati di lunga durata che hanno terminato di percepire la prestazione di disoccupazione, caregiver, lavoratori con disabilità pari almeno al 74%, mentre ci vogliono 36 anni di contributi per gli addetti a mansioni usuranti.
La proroga si limiterebbe a spostare al 31 dicembre 2023 la data entro qui maturare i requisiti, che resterebbero per il resto immutati.
Riforma Pensioni e Manovra 2023
Venerdì 4 novembre è intanto previsto un Consiglio dei Ministeri per integrare la NaDEF con gli obiettivi programmatici della Legge di Bilancio, mentre la riforma delle pensioni verrà messa a punto nel 2023. Il ministero del Lavoro Marina Calderone ha convocato i sindacati per iniziare ad affrontare l’agenda economica.