Siglato il nuovo CCNL per il personale di scuole materne e servizi per l’infanzia, con validità dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023, prevedendo dunque anche l’accredito di arretrati per gli adeguamenti stipendiali pregressi.
In base all’intesa firmata da Federazione Italiana Scuole Materne (FISM), dal mese di settembre il nuovo contratto collettivo nazionale ha portato aumenti retributivi nelle buste paga dei lavoratori del comparto, a partire dall’incremento del minimo tabellare di 80 euro mensili per il livello VI (docenti), da dividere in due tranche: rispettivamente, 40 euro dal 1° settembre 2022 e 40 euro dal 1° settembre 2023.
Il nuovo contratto prevede anche un salario di anzianità per tutto il personale che al 1° settembre 2023 abbia maturato almeno 2 anni di servizio ininterrotto presso lo stesso Ente.
È anche prevista una indennità una tantum concessa al personale assunto alla data del 1° settembre 2023, per la carenza contrattuale riconosciuta per il 50% con la retribuzione di maggio 2023 e per il restante 50% con la retribuzione di settembre 2023, parametrata in base all’orario di lavoro.
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Entro il 20 dicembre 2022 e 2023, inoltre, i datori di lavoro sono tenuti ad attivare servizi di welfare del valore di 200 euro, da utilizzare entro il 19 dicembre dell’anno successivo: sono beneficiari tutti i lavoratori non in prova, in forza dal 1° settembre di ciascun anno o comunque assunti entro il 31 dicembre, sia con contratto a tempo indeterminato sia a termine ma con almeno 3 mesi di anzianità di servizio.