È stata raggiunta l’intesa per il rinnovo del contratto di lavoro del settore Gas-Acqua, comparto che conta oltre 43mila addetti su tutto il territorio nazionale impegnati in circa 400 imprese.
Scaduto il 31 dicembre 2021, il nuovo CCNL è stato sottoscritto dalle rappresentanze sindacali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e dalle associazioni datoriali di ANFIDA, PROXIGAS, ASSOGAS e UTILITALIA.
In attesa del voto da parte dalle lavoratrici e dai lavoratori nelle singole assemblee, l’ipotesi di contratto collettivo nazionale prevede un aumento complessivo di 220 euro nel triennio 2022-2024: un incremento medio sui minimi (Tem) di 203 euro distribuito in 3 tranche, rispettivamente 41 euro dal mese di ottobre 2022, 71 euro da ottobre 2023 e 91 euro da settembre 2024, oltre a un aumento per la produttività di 17 euro (14 mensilità all’anno) per gli anni 2023-2024.
Il contratto produrrà un montante complessivo di 3521 euro, mentre per i lavoratori che prestano la loro opera in reperibilità da remoto sarà previsto anche 1 euro in più sull’indennità dal primo gennaio 2023.
Dal punto di vista normativo, il nuovo CCNL dovrebbe potenziare il sistema partecipativo sull’andamento del settore, sui modelli organizzativi e sugli scenari del comparto energetico sia a livello nazionale che territoriale. È previsto sia l’ampliamento sia lo sviluppo della formazione per favorire l’adeguamento professionale sui nuovi modelli organizzativi e sulla crescita professionale.
In materia di apprendistato, invece, aumenta la quota di ingresso salariale passando dall’attuale 75% all’80%. È anche previsto l’avvio di un percorso per definire entro il 2023 un nuovo sistema classificatorio focalizzato sull’autonomia, la conoscenza e l’esperienza del lavoratore, oltre al riconoscimento economico di un salario aggiuntivo a livello orizzontale.