Le imprese hanno programmato 505mila assunzioni nel mese di luglio 2022, una cifra che segna un trend negativo rispetto al mese di giugno e allo stesso periodo dell’anno scorso. Secondo il bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, le previsioni del trimestre luglio-settembre 2022 sull’attivazione di nuovi contratti di lavoro non si discostano da quelle del trimestre luglio-settembre 2021, mentre ad aumentare è la difficoltà di reperimento relativa a ben il 40,3% delle assunzioni previste.
Analizzando i singoli comparti, l’industria a luglio permetterà l’ingresso di circa 130mila lavoratori e saranno 349mila entro settembre, mentre nel settore dei servizi i contratti che le imprese prevedono di attivare sono circa 375mila a luglio, crescendo fino a poco meno di 930mila entro settembre.
Nel manifatturiero i flussi di assunzioni più elevati si registrano nelle industrie alimentari, bevande e tabacco, industrie meccaniche ed elettroniche, industrie metallurgiche. Solo per le costruzioni sono previste 41mila assunzioni, mentre è la filiera turistica ad avanzare con circa 121mila contratti da attivare, seguita dal commercio con 65mila assunzioni e dai servizi alle persone (64mila). Procede bene anche il mercato del lavoro per le aziende che si occupano di servizi informatici e telecomunicazioni, con 14mila assunzioni programmate.
Molte imprese continuano a lamentare la mancanza di candidati per i profili ricercati: tra questi, le risorse più difficili da reperire sono i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (il 65,3% è di difficile reperimento), i tecnici in campo ingegneristico (57,0%), i tecnici della salute (56,4%), i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (55,6%) e gli specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (54,9%).
Tra gli operai specializzati mancano anche fonditori e saldatori (65,7%), operai di macchine per lavorazione metalliche e prodotti minerali (63,9%), operai addetti alle rifiniture delle costruzioni (60,1%) e operai di installazione e manutenzione attrezzature elettriche ed elettroniche (59,8%).