L’INPS ha aggiornato il modulo di domanda per l’esonero denominato “SRDC – Sgravio Reddito di Cittadinanza – art. 8 del d.l. n. 4/2019” presente nella sezione “Portale delle Agevolazioni” (ex DiResCo), in recepimento delle novità 2022. Si tratta dell’esonero INPS sulle assunzioni di beneficiari del Reddito di Cittadinanza: le istruzioni sono contenute nel Messaggio n.2766 dell’11 luglio 2022.
Vediamo i dettagli.
Sgravio Reddito di Cittadinanza: le novità 2022
Il riferimento di legge è la Manovra 2022 (articolo 1, comma 74, lettera g), della legge 30 dicembre 2021, n. 234), che ha apportato modifiche allo sgravio a carico del datore di lavoro e del lavoratore nel limite dell’importo mensile del RdC spettante all’atto dell’assunzione, con tetto mensile di 780 euro.
Il beneficio scatta se il datore di lavoro privato assume a tempo indeterminato, pieno o parziale, o determinato, o anche mediante contratto di apprendistato, i soggetti beneficiari di Rdc. Le novità della Legge di Bilancio 2022 sono le seguenti:
- l’esonero trova applicazione anche per contratti a tempo parziale e determinato;
- si elimina l’onere di comunicare le disponibilità dei posti vacanti alla piattaforma Rdc presso l’ANPAL.
In favore delle agenzie per il lavoro autorizzate dall’ANPAL a svolgere attività di intermediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari di Rdc, è inoltre riconosciuto il 20% dell’incentivo all’assunzione per il datore di lavoro, decurtato dall’importo spettante all’impresa.
Requisiti assunzione
Per avere diritto all’incentivo, il datore di lavoro deve realizzare un incremento occupazionale e rispettare le norme che regolano questi benefici: diritti di precedenza e obblighi di regolarità contributiva). Se il lavoratore assunto con incentivi viene licenziato nei 36 mesi successivi, scatta la restituzione di quanto incassato con aggiunta di sanzioni.
Per le assunzioni effettuate con attività di intermediazione, anche per l’agenzia del lavoro il diritto all’incentivo è subordinato al rispetto delle seguenti condizioni: regolarità DURC; assenza di violazioni a tutela delle condizioni di lavoro; rispetto degli accordi e contratti di primo e secondo livello.
Come si calcola l’incentivo aziendale
Lo sgravio è riconosciuto in base alla minore somma tra sussidio mensile per la famiglia, tetto mensile di 780 euro e contributi dovuti dal datore di lavoro e dal lavoratore. L’importo dell’incentivo, così come calcolato e riconosciuto dalle procedure telematiche, costituisce l’ammontare massimo dell’agevolazione fruita nelle denunce contributive.
In caso di assunzione a tempo pieno e successiva trasformazione in part-time, sarà onere del datore di lavoro riparametrare l’incentivo spettante.
INPS, NPAL e INL effettueranno i controlli del caso volti ad accertare la sussistenza dei presupposti di legge per la fruizione dello sgravio, che potrà avvenire mediante conguaglio nelle denunce contributive.