Pubblicato l’Osservatorio sull’Assegno Unico Universale sui primi 5 mesi del 2022, durante i quali sono pervenute 5,2 milioni di domande, di cui circa la metà presentate direttamente dai cittadini attraverso il portale web dell’INPS e quasi altrettante tramite Patronato, con circa mezzo milione tramite Cooperazione Applicativa e, in misura residuale, attraverso il Contact Center.
Assegno Unico: importi medi
Eliminando le duplicazioni, i figli per i quali è stato richiesto il beneficio sono risultati circa 8 milioni. Le regioni maggiormente coinvolte (tasso di adesione) sono risultate quelle del Sud (Calabria e Sicilia all’89%), mentre il valore più basso si è registrato in Liguria (73%). Prendendo a riferimento il solo mese di maggio, gli importi più elevati sono stati pagati in Calabria, quelli più esigui in Liguria ed in Valle d’Aosta.
La Lombardia risulta invece essere la regione con il maggior numero di figli per i quali è stato richiesto l’Assegno Unico (1,5 milioni) per una quota pari al 17% dei figli totali, seguita dalla Campania (850mila figli) con il 10%.
In merito agli importi erogati, nel primo trimestre di competenza sono stati accreditati assegni per più di 1 miliardo di euro al mese, con un importo medio mensile per richiedente di 232 euro. L’importo per ciascun figlio è risultato essere di 144 euro.
Circa il 45% dei figli per i quali sono stati erogati gli Assegni, appartiene a nuclei familiari con ISEE inferiore ai 15mila euro (importo massimo), mentre più del 20% appartiene a nuclei che non hanno presentato ISEE (importo minimo).
Come funziona l’Assegno Unico
I dati evidenziano per i 250mila richiedenti con figli disabili un importo medio di quasi il 50% superiore: in termini medi l’importo mensile di maggio ai nuclei con figli disabili è risulta pari a 209 euro (rispetto ai 146 euro ai nuclei senza figli disabili).