È stato siglato il rinnovo del CCNL degli operai agricoli e florovivaisti, scaduto a dicembre 2021 e in vigore fino al 2025. Il nuovo contratto collettivo coinvolge circa un milione di lavoratrici e lavoratori del comparto e prevede aumenti retributivi e alcune novità in tema di welfare.
Il nuovo contratto per l’Agricoltura stabilisce incrementi retributivi del 4,7% nel biennio 2022-2023, scaglionati in tre fasi: il 3% erogato da giugno, l’1,2% a gennaio 2023 e lo 0,5% a giugno 2023. Complessivamente, l’aumento salariale consisterà in un incremento medio pari a 72 euro per un lavoratore stagionale qualificato nell’arco dei due anni.
Per quanto riguarda il welfare, invece, il nuovo contratto introduce l’integrazione del 20% del congedo obbligatorio di maternità rispetto ai 5 mesi riconosciuti dall’INPS, durante i quali si percepisce l’80% della retribuzione.
Gli operai con contratto a tempo indeterminato, inoltre, percepiranno l’assegno di solidarietà che coprirà anche gli interventi chirurgici e non più solo le gravi patologie. Oltre all’istituzione di una “Cassa Rischio Vita”, infine, viene stabilito l’aumento da due a tre mesi dell’indennità per lavoratrici vittime di violenza di genere.
Esprimiamo soddisfazione per i risultati ottenuti in questo rinnovo che giunge a soli cinque mesi dalla scadenza – dichiarano Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – e che rappresenta un segnale importante per gli operai agricoli che si sono affermati come essenziali anche durante la pandemia.