Secondo i dati Unioncamere e Anpal, il mercato farà richiesta di circa 250mila lavoratori stagionali nel settore turistico, con sono ampi margini di reintroduzione dei disoccupati nel mondo del lavoro. Secondo il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, tuttavia, il Reddito di Cittadinanza scoraggia la ricerca attiva di impiego laddove storicamente ci si collocava sul mercato con contratti stagionali.
La riforma RdC, in realtà, è già intervenuta nel 2022 stringendo le maglie del sussidio al secondo rifiuto di un posto di lavoro congruo, ma la stabilità di un sussidio mensile (seppur con un taglio mensile) resta più appetibile di un impiego a termine.
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Rendere le condizioni di lavoro più appetibili sembra pertanto la prima risposta da fornire per il percettore di sussidio RdC occupabile, che si trova dinanzi a un bivio: lavorare 3-6 mesi a condizioni incerte o proseguire con un beneficio economico di supporto alla famiglia per 18 mesi, ulteriormente rinnovabili? Non che si tratti di somme capaci di sfamare una famiglia: ad oggi, i nuclei che ricevono il sussidio sono oltre un milione, per un importo medio di circa 600 euro per RdC e 300 euro per PdC.
Il sussidio, peraltro, anno dopo anno sta subendo delle modifiche finalizzate a renderlo sempre meno “assistenziale“, Ne è riprova la recente modifica al sistema di verifica del requisito reddituale, che da aprile 2022 tiene conto anche delle prestazioni assistenziali in via di godimento, apportando un conseguente ricalcolo del sussidio. Le famiglie che hanno goduto di un aumento della pensione di invalidità, per esempio, si sono viste tagliare la ricarica sulla RdC card.
Per quanto riguarda invece il rischio di frodi, la stretta sui controlli prevista dalla Legge di Bilancio 2022 è rimasta pura teoria, mancando ancora gli accordi tecnici per il monitoraggio attivo da integrare agli attuali controlli preventivi.