Siglato il rinnovo del contratto nazionale dei ferrovieri (CCNL e attività ferroviarie e Contratto aziendale del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane), che sostituisce l’accordo ponte relativo al triennio 2018-2020.
Come riferiscono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal, il nuovo contratto decorre dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre 2023 e coinvolge circa 80mila ferrovieri e compresi gli addetti delle attività in appalto di ristorazione, pulizia e accompagnamento notte.
Insieme al rinnovo dei minimali della retribuzione nel CCNL dei Ferrovieri, è stato siglato anche un accordo per il recupero del premio di risultato 2021, pari a 850 euro (500 monetizzati e 350 in welfare. L’aumento retributivo medio previsto è pari a 110 euro, tuttavia il contratto stabilisce anche un importo erogato una tantum di 500 euro per l’anno 2021.
Il rinnovo del CCNL, inoltre, si estende anche al Gruppo FS e prevede poi un aumento di 200 euro l’anno sul welfare sanitario, oltre a un incremento del 1% al mese a carico dell’azienda dell’attuale quota destinata alla previdenza integrativa.
Oltre all’intesa raggiunta nella sede di Confindustria con l’associazione datoriale Agens, le parti hanno preso anche l’impegno a definire un:
accordo per il biennio 2022-2023 della vigenza contrattuale, avendo comunque già concordato le quantità economiche di 900 euro e 1.000 euro.
Allo stato attuale, le due ipotesi di rinnovo devono essere sottoposte all’approvazione dei lavoratori del settore avviando un referendum ad hoc.