L’Assegno unico per figli a carico nel 2023 ei rinnova da marzo, con importi riferiti alla situazione ISEE al 28 febbraio. Per gli importi di gennaio e febbraio vale l’ISEE in corso di validità: la vecchia DSU è ancora valida ma, se si è presentata quella nuova, allora l’INPS calcola l’Assegno Unico su di quello.
Il sussidio spetta comunque a tutti coloro che hanno figli minorenni, o maggiorenni fino ai 21 anni a determinate condizioni, indipendentemente dalla propria situazione economica, tuttavia l’importo spettante varia in base al reddito attestato dall’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).
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Ma quale ISEE serve per l’Assegno Unico 2023? Vediamo di chiarirlo.
Assegno Unico: soglia ISEE, nuovi importi e maggiorazioni 2023
L’Assegno unico non è uguale per tutti e varia in base all’ISEE: nuove maggiorazioni e rivalutazioni 2023 a parte, parte da 175 euro mensili per figlio minorenne e 85 euro per figli di 18-21 anni sotto i 15mila euro per poi scendere fino a 50 euro mensili per gli ISEE superiori a 40mila euro in caso di figli minorenni e 25 euro per i maggiorenni under 21.
Vi sono poi delle maggiorazioni, alcune delle quali dipendono dall’ISEE, altre sono indipendenti:
- 85 euro per ciascun figlio dopo il secondo fino a 15mila euro, poi a scalare fino a 15 euro per ISEE oltre 40mila euro;
- 105 euro per ciascun figlio disabile non autosufficiente, indipendentemente dall’ISEE;
- 95 euro per ciascun figlio disabile grave, indipendentemente dall’ISEE;
- 85 euro per ciascun figlio disabile medio, indipendentemente dall’ISEE;
- 85 euro per ciascun figlio over 21 disabile fino a 15mila euro ISEE, scalando fino a 25 euro oltre 40mila euro;
- 150 euro per famiglie di almeno 4 figli;
- +50% dell’assegno nei primi 12 vita del figlio (nel solo 2023);
- 20 euro per ciascun figlio indipendentemente dall’ISEE in caso di madre di età inferiore ai 21 anni;
- 30 euro per figlio minorenne per ISEE 15mila euro a scalare fino a zero oltre 40mila euro di ISEE, in caso di genitori entrambi lavoratori.
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Per avere l’Assegno Unico l’ISEE è obbligatorio?
Presentare l’ISEE non è obbligatorio ai fini della richiesta e del riconoscimento dell’Assegno Unico Universale per Figli a carico, ma chi non lo presenta ottiene l’importo minimo previsto, quindi viene considerato come coloro che presentano ISEE maggiore di 40mila euro.
Scadenze: quando fare l’ISEE per l’Assegno Unico 2023
Fino alla mensilità di febbraio si terrà conto dell’ISEE 2022 per chi non ha ancora presentato una nuova DSU per il 2023.
Pagamento Assegno unico di febbraio 2023
Il pagamento di febbraio 2023 dell’Assegno Unico arriva secondo le consuete tempistiche, senza variazioni rispetto a gennaio. Tuttavia, per chi già sta ricevendo l’Assegno Unico 2022, il rinnovo ISEE 2022 deve essere effettuato proprio entro febbraio così da non perdere le maggiorazioni già in corso di fruizione né quelle nuove previste dalla Legge di Bilancio.
Se nel 2023 si ha diritto alle nuove maggiorazioni, conviene presentare subito la DSU così da avere già da febbraio un assegno più ricco. Per i nuovi beneficiari, vale la stessa scadenza se non si vogliono ottenere gli importi minimi.
Quale Modello ISEE è necessario per l’Assegno Unico 2023
Come sappiamo esistono diversi tipi di ISEE, tutti finalizzati a definire la situazione economica del nucleo familiare, ma con dettagli e finalità differenti. Vediamo dunque di capire quale ISEE compilare per l’Assegno Unico, caso per caso.
Assegno Unico, quando serve l’ISEE minorenni?
L’ISEE minorenni deve essere presentato per richiedere l’Assegno Unico in presenza di figli under 18. Il riferimento normativo è l’articolo 7 del Dpcm 159/2013 che definisce l’ISEE Minorenni come l’indicatore per le prestazioni sociali agevolate rivolte a beneficiari minorenni, ovvero motivate dalla presenza di componenti minorenni nel nucleo familiare. L’ISEE minorenni differisce da quello ordinario solo in caso di caso di genitori non coniugati e non conviventi tra di loro.
Assegno Unico, quando presentare l’ISEE ordinario?
Può essere presentato l’ISEE ordinario (articoli da 2 a 5 del Dpcm 159/2013), invece, in caso di presenza nel nucleo familiare di soli figli maggiorenni.
Assegno Unico, quando presentare l’ISEE corrente?
L’ISEE corrente può essere presentato da chi ha avuto una variazione di reddito rilevante nel corso dell’anno, tale da modificare il calcolo dell’Assegno Unico. L’ISEE corrente si può presentare da aprile di ogni anno e ha una validità di 6 mesi.
Assegno Unico e ISEE: chiarimenti sul nucleo familiare
Quando si presenta l’ISEE un dubbio ricorrente riguarda i dati da inserire, nel caso in cui la famiglia conviva con dei parenti, come zii, nonni e così via. In generale l’ISEE fa riferimento alla famiglia anagrafica che risulta dallo stato di famiglia in Comune. Se nello stato di famiglia risultano altri conviventi, i dati di questi vanno indicati nella DSU da compilare per ottenere l’ISEE.
Assegno Unico 2023: bisogna rifare la domanda?
Non serve rifare la domanda per il 2023 se la situazione reddituale non è cambiata. L’INPS rileva il valore ISEE in corso di validità e replica gli importi già erogati nel 2022, a patto che l’indicatore 2023 dia diritto agli stessi importi. Per chi invece ha diritto a nuove maggiori, è possibile integrare la vecchia domanda. Stesso discorso per segnalare variazioni di altra natura: si modifica direttamente la vecchia pratica online sul sito INPS.
Lavorazioni Assegno unico su RdC: come funziona?
L’Assegno Unico è calcolato in via automatica per i percettori di Reddito di Cittadinanza, che non devono fare domanda né per il primo rilascio né per il rinnovo, salvo comunicare variazioni familiari e reddituali in caso di nuove maggiorazioni spettanti (utilizzando apposita modulistica disponibile sul sito INPS).
Per i titolari di RdC, il reddito di riferimento di ogni mensilità di Assegno Unico è quello del mese precedente.
Pagamento Assegno unico su RdC: quando arriva?
Il pagamento dell’Assegno unico di febbraio 2023 sulla RdC Card arriva a marzo, perchè le due mensilità seppur integrate sono sempre sfalsate di un mese: l’INPS calcola l’assegno per i figli in base al reddito del mese precedente, per cui a febbraio 2023 si ottiene l’Assegno unico di gennaio e a marzo quello di febbraio. Le date rispettano il consueto calendario: ricarica della card RdC e PdC intorno al 27 del mese e, per i nuovi percettori, a partire dal 15 gennaio.