Le detrazioni fiscali in busta paga sono le riduzioni d’imposta applicate sul reddito da lavoro dei dipendenti, che permettono di abbassare la tassazione IRPEF e quindi di aumentare lo stipendio netto a fine mese.
Vediamo come leggere la busta paga e come calcolare il guadagno fiscale in base allo stipendio.
Detrazioni in busta paga: come si applicano
A partire dal periodo di paga decorrente dal 1° gennaio 2022, in busta paga è cambiato il metodo di calcolo delle tasse applicate sullo stipendio. Per prima cosa, si rapporta il reddito da lavoro dipendente ai nuovi 4 scaglioni IRPEF, poi si rimodula il Bonus IRPEF 100 euro (ossia il trattamento integrativo sommato all’ex Bonus Renzi), ed infine si applicano le nuove detrazioni, variate tanto nel sistema di calcolo quanto nelle soglie minime e massime.
Cosa sono le detrazioni fiscali in busta paga?
Le detrazioni da lavoro dipendente si applicano in base agli scaglioni di reddito, ai minimali o massimali (a seconda della categoria di contribuente) e alle maggiorazioni laddove il reddito complessivo rientri in determinate soglie.
Le detrazioni IRPEF vanno rapportate al numero dei giorni con diritto alle detrazioni per lavoro dipendente, con esclusione dei giorni per cui non spetta alcun reddito.
Per capire meglio cosa è cambiato, riportiamo di seguito le detrazioni applicate in busta paga sul lavoro dipendente, rapportate agli scaglioni di reddito IRPEF:
Reddito (€) | Detrazione |
Fino a 15mila | 1.880 (minimo 690 euro) |
Tra 15.000 e 28.000 | 1.910+1.190*(28.000-reddito)/(28.000-15.000) |
Tra 28.000 e 50.000 | 1.910*(50.000-reddito)/(50.000-28.000) |
Oltre 50.000 | 0 |
Come si calcolano le detrazioni in busta paga?
Per redditi fino a 15mila euro spetta una detrazione di 1880 euro l’anno. Per redditi compresi tra 15mila e 28mila euro la detrazione si calcola sommando a 1910 euro 1190 moltiplicati poi per la differenza tra 28mila euro ed il reddito complessivo e dividendo poi per 20.000.
Dopo la riforma IRPEF, un dipendente che ha uno stipendio da 30mila euro l’anno risparmia oggi 84 euro di tasse in busta paga rispetto a prima (perché ha perso il bonus IRPEF 100 euro), chi guadagna 50mila euro ne ha guadagnati 739 euro.
Il trattamento integrativo è previsto anche nel 2023 con un reddito fino a 15mila euro mentre fino a 28mila euro è ridotto se le altre detrazioni (familiari a carico, lavoro dipendente, mutuo prima casa e lavori edilizi) superano l’imposta lorda dovuta.