Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto con le nuove fasce di retribuzione per i datori di lavoro italiani con dipendenti che operano in paesi esteri non convenzionati con l’Italia: le tabelle allegate al provvedimento servono a quantificare i contributi INPS da versare, in base ai nuovi minimali (le regolarizzazioni sono consentite fino al 16 aprile).
=> Lavoro all'estero e pensione: dove versare i contributi
Le nuove fasce si riferiscono ai lavoratori operanti in paesi extracomunitari con i quali non sono in vigore accordi di sicurezza sociale e fungono da base di calcolo anche per la liquidazione delle prestazioni pensionistiche, delle indennità di malattia e maternità e del trattamento di disoccupazione per lavoratori rimpatriati.
L’importo finale è dato dal confronto tra i minimali convenzionali e la fascia di retribuzione nazionale (prevista dal CCNL più gli emolumenti riconosciuti in base ad accordi tra le parti, esclusa l’indennità per lavoro estero) per ciascuna qualifica (operai, impiegati, dirigenti) e per settore di attività.
Le tabelle con retribuzioni convenzionali sono allegate al DM Lavoro 23 dicembre 2021, pubblicato in G.U. n.13 del 18 gennaio 2022.