Fra le misure di flessibilità in uscita in Manovra 2022, in attesa della riforma pensioni, c’è la Quota 102 per ritirarsi con 64 anni di età e 38 di contributi, ma chi ha maturato il requisito per la Quota 100 entro il 31 dicembre 2021 può ancora ritirarsi con questa forma di pensione anticipata: in termini tecnici, si applica il cosiddetto principio della cristallizzazione del diritto. Vediamo esattamente cosa significa.
Pensione Quota 100 nel 2022
La normativa di riferimento è l’articolo 14 del dl 4/2019, che ha istituito la Quota 100 per il triennio al 2019-2019 ed è stata modificata dalla Legge di Bilancio 2022 introducendo la Quota 102, con maturazione dei requisiti limitati al solo anno in corso (ma con analogo principio della cristallizzazione del diritto).
Quota 100: requisiti entro il 2022
Il testo della norma è attualmente così formulato:
In via sperimentale per il triennio 2019-2021, gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive della medesima, gestite dall’INPS, nonché alla gestione separata, possono conseguire il diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di 38 anni, di seguito definita «pensione quota 100». Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2021 può essere esercitato anche successivamente alla predetta data, ferme restando le disposizioni del presente articolo.
Quota 102: requisiti e scadenze
Il testo della norma prosegue nel seguente modo:
I requisiti di età anagrafica e di anzianità contributiva di cui al primo periodo del presente comma sono determinati in 64 anni di età anagrafica e 38 anni di anzianità contributiva per i soggetti che maturano i medesimi requisiti nell’anno 2022. Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2022 può essere esercitato anche successivamente alla predetta data, ferme restando le disposizioni del presente articolo».
Maturazione requisiti Quota 100 e 102
La cristallizzazione del diritto si applica sia alla Quota 100 sia alla Quota 102. Come si rileva facilmente dal testo della norma, significa che basta maturare il requisito entro il termine previsto (rispettivamente, il 31 dicembre 2021 per la Qquota 100 e il 31 dicembre 2022 per la Quota 102).
Diritto alla Quota 100 e 102
La domanda di pensione, si può fare anche successivamente alla maturazione dei requisiti richiesti, anche oltre la “scadenza” della norma. Vediamo di seguito alcuni esempi.
- Lavoratore con 62 anni di età e 38 anni di contributi maturati nel 2021: questo lavoratore ha il diritto di andare in pensione con la Quota 100, perché ha maturato il diritto entro la fine del 2021. Può presentare quindi domanda anche nel 20022, o in un anno successivo. Naturalmente, i contributi versati successivamente al 2021 vengono conteggiati per la misura della pensione (cioè, per quantificare l’assegno).
- Lavoratore con 62 anni di età e 38 anni di contributi maturati nel 2022: in questo caso, non c’è diritto alla Quota 100, perché il requisito non è stato perfezionato entro la fine del 2021. Questo lavoratore, fra l’altro, non può nemmeno accedere alla Quota 102, che richiede 64 anni di età. Non potrà nemmeno utilizzare in futuro la Quota 102 , che è prevista per il solo 2022 (quindi, il requisito va maturato entro il 31 dicembre 2022). Deve attendere la riforma pensione per capire che formule di flessibilità in uscita usare. A legislazione vigente, deve aspettare di andare in pensione di vecchiaia (67 anni), o in pensione anticipata (42 anni e dieci mesi di contributi per gli uomini, 41 anni e dieci mesi per le donne).
- Lavoratore con 64 anni di età e 38 anni di contributi maturati entro il 2022: si ha diritto alla Quota 102. Sempre in base alla cristallizzazione del diritto, può presentare domanda anche negli anni successivi. Se, ad esempio, presenta domanda nel 2023, andrà in pensione con 65 anni di età e 39 anni di contributi, e sulla base di questi riferimenti viene calcolato il suo assegno previdenziale.
Ricordiamo infine che in nessuno dei due casi (Quota 100 e 102) sono previsti gli adeguamenti alle aspettative di vita (quindi, non bisogna aggiungere ulteriori mesi al requisito sopra descritto). E’ possibile raggiungere il diritto utilizzando il cumulo dei contributi versati in diverse gestioni INPS. C’è un paletto relativo alla possibilità di sommare reddito da pensione e da lavoro: chi si ritira con la quota 100 o con la Quota 102, non può avere fino al momento in cui raggiunge il requisito per l’accesso alla pensione di vecchiaia redditi da lavoro dipendente o autonomo superiori a 5mila euro lordi annui.
Quando fare domanda di Quota 100
La domanda si presenta online, utilizzando i servizi INPS, oppure tramite patronati o contact center dell’istituto previdenziale. Dallo scorso 7 gennaio l’istituto di previdenza ha aperto la possibilità di presentare le domande anche per la Quota 102.