L’Assegno unico penalizza i nuclei familiari con ISEE sopra i 25mila euro, per i quali il precedente meccanismo di detrazione fiscale e ANF (assegni al nucleo familiare) mentre favorisce quelli sotto tale soglia e con entrambi i genitori lavoratori, grazie alla clausola di salvaguardia e alla maggiorazione di 30 euro per ogni figlio minorenne. Dalla simulazione importi Assegno figli emergono anche penalizzazioni per nuclei monoreddito con ISEE sotto i 10mila euro.
Sono casistiche che vengono messe in luce dalla Circolare 2/2022 dell’Ufficio Studi dei Consulenti del Lavoro su come cambia la busta paga nel 2022 con l’Assegno unico erogato da marzo 2022 e per il quale sono aperte le domande dallo scorso primo gennaio.
Come funziona l’Assegno unico
L’Assegno unico è previsto dal Family Act e normato dal decreto legislativo 230/2021. Spetta per ogni figlio minorenne (per i nuovi nati a partire dal settimo mese di gravidanza) e per i maggiorenni fino a 21 anni compiuti se sono a carico e hanno una serie di altri requisiti (studio, lavoro, servizio civile).
Importi e maggiorazioni
In termini di importi può andare da 175 a 50 euro al mese per ogni figlio minorenne, e da 85 a 25 euro per i maggiorenni. Rilevano, ai fini della quantificazione, il reddito, la composizione del nucleo familiare, e l’ISEE. Ci sono poi specifiche maggiorazioni (ad esempio, per nuclei numerosi, per le famiglie in cui lavorano entrambi i genitori, per le giovani madri sotto i 21 anni). E c’è una clausola di salvaguardia per le famiglie con ISEE fino a 25mila euro, che introduce una maggiorazione che varia a seconda dei parametri economici, temporanea e con decalage fino al 2025.
ISEE per il calcolo importi
Fatta questa premessa, i calcoli dei Consulenti del Lavoro si basano su reddito, patrimonio immobiliare e mobiliare, possesso di particolari beni di lusso. Gli esempi sono stati elaborati cercando di individuare alcuni ISEE rappresentativi, considerando che, nel primo anno di applicazione (marzo 2022- febbraio 2023), l’ISEE 2022 avrà tra i suoi componenti i redditi relativi al 2020, percepiti durante un periodo emergenziale che non rappresenta una situazione di normalità.
Esempi di importo
Penalizzazioni per ISEE elevati
Qui, c’è una prima considerazione critica dei Consulenti del Lavoro, legata proprio alla centralità dell’ISEE. «Nella determinazione dell’assegno unico non si tiene conto solamente dell’aspetto reddituale che, sino ad oggi, ha caratterizzato tutte le forme di sostegno alla famiglia, bensì anche di elementi di natura patrimoniale (abitazione, autovettura, giacenze medie conti correnti, assicurazioni ecc.), che non necessariamente rappresentano la fotografia corretta della ricchezza di una famiglia», si legge. Il punto è che «in presenza di ISEE elevati non accompagnati da redditi cospicui, il valore dell’AUUF potrebbe essere inferiore rispetto alle attese».
Chi ci guadagna e chi ci perde
Proseguendo con gli esempi di calcolo, si riscontra una perdita significativa, per i nuclei con soggetti non coniugati aventi un ISEE oltre 25mila euro (nell’esempio 26.000 euro), per i quali non si applica la maggiorazione temporanea-clausola di salvaguardia.
Viceversa, beneficiano delle nuove regole i nuclei con ISEE inferiore ai 25mila euro in cui entrambi i genitori lavorano, laddove oltre alla clausola di salvaguardia scatta anche l’ulteriore maggiorazione per ciascun figlio minore (pari a 30 euro mensili per ISEE inferiore a 15mila euro, che si riduce fino ad annullarsi in corrispondenza di ISEE pari a 40mila euro).
Quanto spetta per i figli minorenni
Se l’ISEE è fino a 15mila euro, l’assegno unico è pari a 175 euro per ogni figlio minorenne. L’importo si riduce man mano che sale il reddito: con ISEE di 20mila euro l’assegno è di 150 euro per ogni minore, con ISEE di 30mila euro l’Assegno scende a 100 euro, da 40mila euro si attesta sul minimo di 50 euro per figlio.
- Per ciascun figlio successivo al secondo, c’è una maggiorazione di 85 euro, che si riduce in proporzione al reddito (rispettivamente a 71 euro, 57 euro, 43 euro e 15 euro per le medesime fasce.
- Per i nuclei numerosi, con quattro o più figli, c’è una maggiorazione di 100 euro per l’intero nucleo.
Maggiorazioni generali
- Madri fino a 21 anni: 20 euro per ogni figlio e altri 20 euro per ogni figlio successivo al secondo;
- Genitori entrambi lavoratori: 30 euro fino a 15mila euro di ISEE fino ad annullarsi a 40mila euro (24 euro per ISEE di 20mila euro, 12 euro per ISEE di 30mila euro, 6 euro per ISEE di 35mila euro).
Maggiorazione ex ANF
Per il 2022, 2023 e 2024, le famiglie con ISEE fino a 25mila euro che nel 2021 hanno percepito gli ANF per figli minori godono di una clausola di salvaguardia per la quale l’assegno si applica in misura intera nel 2022, scende a due terzi nel 2023 e a un terzo nel 2024 (fino a febbraio 2025).
Quale Assegno spetta ai figli maggiorenni
Per i figli maggiorenni a carico l’Assegno unico è previsto solo da 18 ai 21 anni non compiuti se svolgono una delle seguenti attività: corso di formazione scolastica o professionale, corso di laurea, tirocinio o attività lavorativa con reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui, disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, servizio civile universale. L’importo massimo è di 85 euro per famiglie con ISEE fino a 15mila, riducendosi fino a 25 euro sopra i 40mila euro di ISEE.
Domanda di Assegno unico, con e senza ISEE
L’indicatore della situazione economica equivalente si chiede all’INPS, ogni anno, compilando la DSU (Dichiarazione sostitutiva unica). Nel caso di coloro che presentano la domanda senza ISEE, l’AUUF viene comunque versato ma nella misura minima prevista (50 euro per ogni figlio minorenne e 25 euro per ogni maggiorenne). Queste soglie minime vengono applicate anche ai nuclei con ISEE sopra 40mila euro, con importo che resta costante.
=> Assegno Unico 2022 senza ISEE
«Per i redditi elevati che in precedenza non rientravano nei parametri per percepire gli ANF, potrebbe esservi un beneficio, allorquando, però, le “vecchie” detrazioni per figli a carico non fossero superiori al valore del nuovo assegno unico universale».