La Circolare Ministeriale del 5 gennaio 2022 sulle modalità di ricorso al lavoro agile nel settore pubblico e privato, firmata dai ministri Renato Brunetta e Andrea Orlando, mira a promuovere il ricorso allo smart working nelle prossime settimane e adottare misure di flessibilità per limitare gli spostamenti casa-lavoro, in considerazione della nuova ondata di contagi Covid.
=> Circolare Ministeriale 5 gennaio 2022
Lavoro agile nella pubblica amministrazione e nel lavoro privato
Con il documento si intendono sensibilizzare le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati verso la necessità di un parziale ritorno alle modalità di lavoro a distanza, ricorrendo agli strumenti di flessibilità che le relative discipline di settore consentono.
Lavoro agile nella Pubblica Amministrazione
- Ogni amministrazione può programmare il lavoro agile con una rotazione del personale settimanale, mensile o plurimensile con ampia flessibilità, anche modulandolo sulla base dell’andamento dei contagi, tenuto conto che la prevalenza del lavoro in presenza indicata nelle linee guida potrà essere raggiunta anche nella media della programmazione plurimensile.
- La Circolare richiama l’attenzione sulla possibilità, per le amministrazioni, di avvalersi dei Mobility Manager, nominati ai sensi del decreto 12 maggio 2021, per la elaborazione dei Piani degli spostamenti casa-lavoro (PSCL) di propria competenza.
Lavoro agile nel lavoro privato
- Fino al 31 marzo 2022, le modalità di applicazione dello smart working restano quelle semplificate, per ogni rapporto di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali; gli obblighi di informativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro possono essere assolti in via telematica, anche ricorrendo alla documentazione resa disponibile nel sito INAIL; i datori di lavoro effettuano le comunicazioni al Ministero, in via telematica, con procedura semplificata e massiva.
- Anche per il settore privato i PSCL predisposti dai Mobility Manager, ove presenti, potranno fornire un ausilio per una più razionale pianificazione dell’organizzazione del lavoro.
- Visto il protrarsi dello stato di emergenza, infine, si raccomanda, il massimo utilizzo di modalità di lavoro agile per le attività che possono essere svolte al proprio domicilio o a distanza, ferma la necessità che il datore di lavoro garantisca adeguate condizioni di supporto al lavoratore e alla sua attività (assistenza nell’uso delle apparecchiature, modulazione dei tempi di lavoro e delle pause).