Nei primi nove mesi del 2021 sono state quasi 1,4 milioni le agevolazioni contributive INPS concesse, tra assunzioni e variazioni contrattuali, per incentivazione dell’occupazione dei lavoratori dipendenti del settore privato.
In particolare, risultano in aumento quelle che riguardano Apprendistato (+24%) e Incentivo Donne (+14%). Da gennaio e settembre, i rapporti instaurati con contratto di Apprendistato e Incentivo Donne sono aumentati rispetto al 2020 ma non rispetto al 2019: dal confronto emerge una diminuzione rispetto al periodo pre-Covid del 5% per l’apprendistato dei giovani e del 6% per l’incentivo all’assunzione femminile.
Decontribuzione sud è stata la misura più utilizzata nei primi nove mesi del 2021 (67%), attuata soprattutto tramite rapporti a tempo determinato (51%) e lavoro stagionale (21%). Per il 68% è stata utilizzata in Campania, Puglia e Sicilia, con una parte residuale nelle aree del Centro-Nord per contratti stipulati con agenzie di somministrazione (con lavoratore che presta la propria attività in una regione del Centro-Nord, purché la sede dell’agenzia sia ubicata in aree svantaggiate).
Nel 2021 è risultato in calo anche il ricorso allo strumento Esonero giovani (-64,8% rispetto al 2020 e -74,7% rispetto al 2019). I contratti di Apprendistato e i rapporti instaurati con Esonero giovani sono utilizzati maggiormente al Nord del Paese.
Apprendistato e Decontribuzione Sud sono utilizzati nella metà dei casi da aziende con meno di 15 dipendenti, Esonero giovani nelle imprese con più di 100 unità (59%). L’Incentivo Donne è diffuso soprattutto nel settore “Attività professionali, scientifiche e tecniche; amministrazione e servizi di supporto”. Per tutte le altre agevolazioni, predominano invece: “Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli; trasporto e magazzinaggio; servizi di alloggio e di ristorazione”.