Il Modello C2 storico (o Percorso Lavoratore) è l’elenco dei rapporti di lavoro effettuati da un determinato soggetto in un certo periodo di tempo e ordinati in ordine cronologico; da questo documento si può desumere anche lo stato di disoccupazione ai fini di benefici e sussidi.
Vediamo a chi e come va richiesto il Modello C2 storico, come si compila e i fac-simile da scaricare per ottenere il proprio certificato storico lavorativo anche online.
Modello C2 storico: cosa è?
Il Certificato Storico Lavorativo (Modello C2 storico) elenca tutti i rapporti di lavoro in ordine cronologico decrescente registrati nel sistema informativo del Centro per l’impiego competente territorialmente (ossia in base al domicilio del lavoratore o alla sede del datore di lavoro).
Per ogni rapporto di lavoro sono indicati: data di assunzione (avviamento), trasformazione, proroga e interruzione (cessazione) del contratto.
Aziende e datori di lavoro richiedono il Modello C2 in previsione di una assunzione agevolata (per avere conferma delle esperienze lavorative maturate dal candidato e per desumere aspetti necessari per fruire dei benefici fiscali, riservati ad esempio a chi assume disoccupati di lungo periodo).
Gli Enti che richiedono verifiche dello stato occupazionale, potranno così ricevere informazioni e conferme sugli stati occupazionali dei cittadini registrati.
Cosa c’è scritto nel Modello C2 storico?
Il certificato storico lavorativo (Modello C2 storico o Percorso lavoratore) riporta varie informazioni, tra cui:
- la lista delle esperienze lavorative maturate, con indicata la data di assunzione, eventuali proroghe e/o trasformazioni, la data di cessazione, ecc.;
- titoli di studio conseguiti;
- la dichiarazione di disponibilità al lavoro;
- la data di iscrizione al Centro per l’impiego (CPI);
- eventuali periodi di inoccupazione;
- lo stato di disoccupazione;
- mansioni svolte, compiti e responsabilità rivestite nel corso della carriera;
- i dati del datore di lavoro.
Quali esperienze lavorative riporta
Il Modello C2 storico riporta l’elenco delle occupazioni precedenti di lavoro in un certo periodo di tempo ed in una certa area. L’ambito di riferimento è quello di competenza del proprio centro per l’impiego di zona e in elenco sono presenti i rapporti subordinati segnalati per legge dalle aziende al CPI.
Possono mancare alcuni rapporti: oltre a quelli di lavoro autonomo occasionale (non comunicati ai Centri per l’impiego), possono subire ritardi di registrazione i rapporti di lavoro instaurati con agenzie di somministrazione o con la PA e quelli di lavoro domestico, perchè c’è una maggiore latenza di comunicazione.
Ad ogni modo, lo stato di disoccupazione è autocertificabile dai cittadini ai sensi dell’art. 46 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445.
Nel Modello C2 compaiono tutte le esperienze lavorative?
No. Nel Modello C2 storico vengono riportate le informazioni sulle esperienze lavorative presenti nel Sistema Informativo dei Centri per l’impiego della specifica Regione. Questo significa che alcune esperienze lavorative potrebbero non essere presenti nel certificato storico lavorativo richiesto, se non rientrano tra quelle comunicate ai Centri per l’impiego.
Quali esperienze di lavoro non sono nel Modello C2?
Ad esempio, potrebbero non figurare i rapporti di lavoro autonomo in forma occasionale, i rapporti di lavoro con agenzie di somministrazione e i rapporti di lavoro con la PA e i rapporti di lavoro domestico.
A cosa serve il C2 storico per il datore di lavoro?
Alcuni datori di lavoro richiedono il Modello C2 nel momento in cui devono procedere con un’assunzione agevolata: in questo modo, possono fruire dei relativi benefici contributivi e fiscali per chi assume assume disoccupati da almeno 24 mesi.
Quali requisiti per il Modello C2?
Per usufruire dei servizi offerti dai Centri per l’Impiego, come la richiesta di certificato C2 storico, è necessario essere iscritti al CPI e aver dichiarato la propria immediata disponibilità al lavoro (DID).
C2 storico: come si richiede?
Per richiedere il Modello C2 storico è possibile rivolgersi presso il Centro per l’impiego del proprio domicilio, con documento di identità in corso di validità e codice fiscale oppure, dove è stato attivato il servizio, scaricarlo direttamente dal portale della Regione con credenziali SPID, CIE o CNS.
=> Scarica il modulo di richiesta di C2 storico
Modulo di richiesta di C2 storico
Il Modello C2 storico, debitamente compilato e sottoscritto, può essere spedito all’indirizzo email indicato dal proprio Centro per l’Impiego allegando:
- il Modulo di richiesta di C2 storico;
- copia del documento di identità;
- dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
Come richiedere il Modello C2 storico online?
Il Modello C2 storico online si ottiene presso le agenzie regionali per il lavoro abilitate al rilascio telematico. In questo caso, in genere è richiesta la dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi del DPR n. 445/2000. Laddove risulti attivato il servizio, si può scaricare il modello direttamente dal portale della Regione. Ognuna ha però le sue regole.
Ad esempio, per richiedere il modello C2 storico online in Lazio, si deve inviare una email al Centro per l’Impiego competente, allegando una dichiarazione sostitutiva di notorietà e la copia del documento di identità del richiedente. In Emilia Romagna si scarica dal Portale Lavoro Per Te. In Lombardia si scarica in Pdf tramite la piattaforma o la App di Afolmet (azienda consortile partecipata dalla Città Metropolitna di Milano).
=> Disoccupazione: come autocertificarla
Modello C2 storico online in Lombardia: come scaricarlo?
Per ottenere subito il certificato C2 storico si può usare la App gratuita myAFOLMET (disponibile su Play Store e App Store), oppure da pc in area personale sul portale ufficiale: loggandosi con le proprie credenziali digitali, si può scaricare il pdf.
In alternativa, si può richiedere via email al Centro per l’impiego competente in base alla propria residenza o domicilio.
Chi sceglie di richiedere il certificato C2 storico tramite appuntamento in sede, bisogna presentarsi di persona o mandare un delegato con delega scritta e firmata e copia del proprio documento d’identità e di quello del delegato.
Dichiarazione sostitutiva per il Modello C2 storico
La dichiarazione sostitutiva di notorietà serve anche per richiedere il Certificato storico (Modello C2 storico).
Cos’è la dichiarazione sostitutiva di atto notorio?
La dichiarazione dell’atto di notorietà (art. 47 DPR 445/2000) è un documento con il quale si autodichiarano (sotto la propria responsabilità) stati, qualità personali o fatti giuridicamente rilevanti a diretta conoscenza dell’interessato, anche se relativi a terze persone di cui egli abbia diretta conoscenza e che non rientrano fra quelli che possono essere oggetto di autocertificazione. Si usa questo documento ad esempio per chiedere una visura catastale, auto-dichiarando il possesso dell’immobile.
=> Scarica la Dichiarazione sostitutiva di atto notorio
L’auto-dichiarazione va autenticata?
La dichiarazione sostitutiva di atto notorio (o autodichiarazione) può essere con e senza firma autenticata:
- la dichiarazione sostitutiva di atto notorio con firma autenticata è indispensabile tra privati. In questo caso un pubblico ufficiale/funzionario incaricato deve confermare che la firma del dichiarante in fondo a quel documento è stata apposta in sua presenza dal soggetto di cui ha accertato l’identità. L’autentica della firma prevede il pagamento di una marca da bollo di 16 euro più i diritti di segreteria. L’ufficiale o funzionario che autentica la firma non ha competenza e responsabilità in merito al contenuto della dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà che rimane in capo al dichiarante;
- la dichiarazione sostitutiva di atto notorio senza firma autenticata è sufficiente quando si invia ad una PA, quindi anche in caso di richiesta di Modello C2 storico ad un CPI.
Che differenza c’è rea DID online e Modello C2 storico?
Il Modello C2 (Percorso Lavoratore) è il certificato storico lavorativo che elenca i rapporti di lavoro in un certo arco temporale (per cui si può evincere anche lo stato di disoccupazione), mentre la DID online (Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro) attesta l’avvio dello stato di disoccupazione e serve ad accedere ai servizi di reinserimento nel mercato del lavoro.